Bufera sui Ronchiverdi,16 violazioni di Beppe Minello

Inaugurato un anno fa sulle rive del Po: ieri un sopralluogo dell'assessore Inaugurato un anno fa sulle rive del Po: ieri un sopralluogo dell'assessore Bufera sui Ronchiverdi/16 violazioni // circolo sportivo si amplia senza autorizzazioni? S'annuncia bufera sui «Ronchiverdi» il «più vasto complesso sportivo - per la pubblicità - realizzato in Italia all'interno di una città» e inaugurato la primavera scorsa sulle rive del Po al confine fra Torino e Moncalieri. I tecnici del Comune hanno scoperto che nei lavori di costruzione sono state commesse 16 violazioni edilizie; c'è poi il sospetto che il circolo privato si stia ampliando senza autorizzazione e che non sia stata rispettata la convenzione con il Comune. «Il Po non si può più raggiungere - protesta la Circoscrizione - e anche fosse possibile non ci si potrebbe muovere perché la sponda è stata alzata ed è ormai impossibile creare un percorso pedonale lungo la riva». La polemica è arrivata in Consiglio comunale portata da un'interrogazione dei verdi Viale e Erika Fiore alla quale hanno risposto gli assessori Corsico e Vernetti, il primo responsabile dell'Urbanistica il secondo dell'Ambiente. «Mi vergogno» è stato lo sconsolato commento di Vernetti di fronte alla striminzita paginetta sulla quale i funzionari del Verde pubblico gli comunicavano di non conoscere nemmeno l'esistenza del circolo. Corsico, ieri pomeriggio, ha ritenuto di fare un sopralluogo per rendersi conto della situazione. In corso Moncalieri, all'altezza del civico 440, quelli che i consiglieri verdi definiscono «cospicui lavori di livellamento e sbancamento, con costruzione di una vasta massicciata tra il corso e la sponda del Po», sono sotto gli occhi di tutti. «Abbiamo solo portato un po' di terra - si difende l'architetto Balma che ha curato la costruzione dei "Ronchiverdi"- ma ora nessuno sta lavorando». Secondo il professionista, nella convenzione con il Comune non si parlerebbe di percorsi lungo il fiume. Già questo scatenerà l'ira dell'assessore Vernetti il quale ha appena varato un progetto per rendere percorribili le sponde dei fiumi cittadini. «Per quanto riguarda il collegamento di corso Moncalieri con il Po - aggiunge - è vero che non l'abbiamo fatto dove previsto dal progetto, ma lo faremo». Dove? «Nell'area - risponde - dove abbiamo intenzione di ampliarci. Il progetto è all'attenzione dell'assessorato Tutela ambientale della Regione. Lì sopra vorremmo costruire altri campi da tennis, alcuni dei quali coperti da strutture fisse». Per quanto riguarda le violazioni edilizie, l'architetto Balma minimizza: «Un cordolo non previsto, un gazebo non contemplato dal progetto originario e così via: sono sciocchezze per le quali abbiamo già avviato la pratica di sanatoria». La convenzione con il Comune prevede che i proprietari possano usufruire del circolo per 30 anni, poi tutto passerà alla pubblica amministrazione. Delle 1250 quote nelle quali è frazionata la proprietà del club ne sarebbero già state vendute «circa 250 e un altro centinaio è prenotato». Il costo di ogni quota si aggira sui 22 milioni. Il centro occupa una superficie di circa 30 mila metri quadrati che salirebbero a 50 mila con l'ampliamento. Ci sono piscine, palestre, campi da tennis, saune e tutto quanto è stato pensato ed escogitato per il benessere della persona. A regime dovrebbero lavorarci una settantina di persone. Oggi sono una ventina. Beppe Minello Vii* I Ronchiverdi al centro delle polemiche sorge su un'area di circa 30 mila metri quadrati ed è il più grande complesso sportivo all'interno della città

Persone citate: Balma, Erika Fiore, Vernetti

Luoghi citati: Italia, Moncalieri, Torino