Il Campiello taglia i giurati

Bordelli, pedofilia e scambi di partner: perversioni di un genio Da 15 a dieci Il Campiello «taglia» i giurati RVENEZIA IVOLUZIONE al Campiello: dalla prossima edizione la giuria del I premio letterario resterà in carica soltanto due anni e sarà composta solo da 10 elementi anziché 15. Lo scrittore vincitore sarà escluso dal gruppo dei giurati, mentre la cerimonia finale avverrà non più all'inizio di settembre ma il 17 dello stesso mese. Cambierà anche lo scenario: sarà il teatro La Fenice di Venezia. Mentre rimangono ancora incerti i nomi dei nuovi giudici, è quasi sicura l'esclusione dall'attuale giuria di Giorgio Bàrberi Squarotti, Carlo Laurenzi, Renato Minore, Giulio Nascimbeni, Walter Pedullà, Leone Piccioni, Folco Portinari e Giancarlo Vigorelli. Rimarranno invece nella giuria Claudio Marabini, Sergio Maldini, Lorenzo Mondo, Michele Prisco, Stefano Giovanardi, Gian Antonio Cibotto e Isabella Bossi Fedrigotti. Saranno poi integrati da altri tre: si fanno i nomi di Claudio Magris, (avrebbe già detto di no) Armando Torno, Stefano Jacomuzzi. Dei giurati, inoltre, non farà parte (come era consuetudine), il vincitore dell'anno scorso, Raffaele Crovi. L'autore della Valle dei cavalieri aveva però rinunciato a questo incarico già in precedenza, sottolineando, con una lettera ai giurati, l'incompatibilità di tale carica con la sua attività di editore. La circostanza è confermata da Vittore Branca, uno dei tre garanti del premio: «Sapevo che ci sarebbero stati un rinnovamento e una riduzione della giuria - ha detto - e un alternarsi dei membri, ogni due o tre anni. E sapevo anche della rinuncia di Crovi. Ma nella scelta dei nomi io non c'entro nulla. E' stata fatta dal comitato promotore, cioè dagli industriali veneti che sponsorizzano il premio. Io faccio parte del comitato tecnico, che valuta se le opere sono degne o no di partecipare». [c. gra.l

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