Tornano i pirati della Tortuga di Fabio Galvano

Le vittime torturate, si sospetta una banda di portoricani che usano veloci motoscafi Le vittime torturate, si sospetta una banda di portoricani che usano veloci motoscafi Tornano i pirati della Tortuga Assalto a uno yacht miliardario, 4 morti LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Legati, imbavagliati, poi uccisi a coltellate nella cabina del loro lussuoso yacht al largo di Barbuda. I pirati dei Caraibi hanno colpito ancora e questa volta Scotland Yard si affianca alla polizia locale e a quella di Antigua per risolvere un delitto di mare fra i più misteriosi. Vittime sono stati John Cleaver, un americano di 58 anni, sua moglie Patty di 52 e i due membri dell'equipaggio, entrambi inglesi: lo skipper Ian Cridland, 35 anni, e Thomas Williams, 22. E' stato un pescatore a dare l'allarme, sabato sera. L'imbarcazione, uno Swan di 20 metri armato a ketch, era ancorato a circa un miglio dalla punta occidentale di Barbuda: in un lago di sangue, sottocoperta, il pescatore ha trovato i corpi esanimi. Sono abbastanza rari, in quella zona, gli attacchi dei pirati; ma ci sono, anche se l'immagine dei vecchi galeoni e della bandiera con il teschio è poco adatta. In genere i pirati d'oggi arrivano con i loro veloci motoscafi, depredano le loro vittime, rompono la radio di bordo per impedire segnalazioni alla guardia costiera, poi ripartono verso i loro rifugi, sulle coste di Portorico. Questa volta hanno anche ucciso, ma i motivi - per ora - non sono chiari. Qualcuno ha anche suggerito un affare di droga; ma non è che un'ipotesi alla quale è difficile agganciare le vittime. Resta, semmai, il mistero della loro posizione. Giovedì, nella ricostruzione della polizia, i quattro avevano lasciato Antigua dicendo di volersi dirigere verso l'isola di Guadalupa; cioè, si fa notare, nella direzione esattamente opposta a quella dove sono stati trovati. «Le loro ferite erano orrende - ha detto Edric Potter, il capo della polizia locale - e la loro non dev'essere stata una morte facile». C'è, quindi, il sospetto della tortura. Ma perché? E' una delle risposte che stanno cercando di dare tre agenti di Scotland Yard: già si trovavano sull'isola per alcuni interrogatori relativi a un altro fatto di sangue, avvenuto alcuni mesi fa, e subito sono stati smistati sul mistero dello yacht. La lussuosa imbarcazione, Computacenter Challenger, ha lo stesso nome della ditta a cui appartiene: una società londinese che commercia in computer e che ha sede vicino al pome di Blackfriars - quello di Calvi - ma anche una filiale nell'isola di Jersey. In quel paradiso fiscale John Cleaver amministrava gli investimenti della società: proprietà immobiliari, ma anche consistenti pacchetti azionari. La barca, con equipaggio fisso, era a disposizione non solo dei due proprietari ma anche dei dirigenti interessati a una vacanza diversa. Cleaver ne aveva approfittato. La ricostruzione dell'arrembaggio e del delitto non è ancora completa; ma chi va per mare sa quanto sia facile cadere in un tranello del genere. Probabilmente i pirati sono saliti a bordo mentre i quattro si trovavano con la scialuppa poco lontano, a fare pesca subacquea. Quando sono tornati a bordo hanno trovato la sgradita sorpresa. Ora il ketch, una bellissima barca di 41 tonnellate, è nel porto di Antigua - distante 15 miglia - per tutti i rilievi di polizia. La scialuppa è stata invece trovata alla deriva, a circa un miglio dallo yacht. Uno degli uomini era legato a una sedia, gli altri arano riversi sul pavimento, in costume da bagno. «Erano tutti coperti di sangue», ha riferito Mike Wright, comandante dell'unità della guardia costiera che ha recuperato lo yacht con il suo carico di morte: «E' difficile dire quante volte fossero stati pugnalati. Ma si direbbe che in qualche modo, sebbene legate, le vittime si siano difese». Colpi selvaggi: alla testa, al collo, al volto. Dei pirati, naturalmente, neppure l'ombra: soltanto i segni, inconfondibili, del sistematico saccheggio dell'imbarcazione. Fabio Galvano L'imbarcazione appartiene a una società di computer OCEANO ATLANTICO MONTSERRAT ( BARBUDA .CODRINGTON .ANSEGUADALUPA /•BERTRAND OCCAM ^fWeÓEÌK.I PACIFICO J MAR DEI CARAIBI ■ ■■ J LA DESIRADE MARIE GALANTE MAR DEI CARA Il lussuoso yacht «Computacenter Challenger» vittima dei pirati

Persone citate: Cleaver, Edric Potter, John Cleaver, Marie Galante, Mike Wright, Swan, Thomas Williams

Luoghi citati: Guadalupa, Jersey, Londra