Rabbini in rivolta contro i cardinali di Aldo Baquis

Rabbini in rivolta contro 8 cardinali Gerusalemme, Carlo Maria Martini guida la delegazione dei cattolici Rabbini in rivolta contro 8 cardinali Boicottaggio al convegno ebraico-cristiano TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Cinquecento rabbini, cardinali, pastori e teologi si sono riuniti ieri a Gerusalemme per dar vita a un colloquio ebraico-cristiano senza precedenti durante il quale rifletteranno assieme sulle sfide poste alla fede dalla scienza e sul significato del progresso tecnologico. Il convegno - a cui partecipano nomi illustri, come Joseph Ratzinger, prefetto della Congrezione per la dottrina della fede, l'arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini, il patriarca latino di Gerusalemme Michel Sabbah, il primate anglicano George Carey e il rabbino-capo degli ebrei francesi René Samuel Sirat - avviene a un mese esatto dall'allacciamento di relazioni diplomatiche fra Israele e la Santa Sede. Fra gli organizzatori del colloquio vi è appunto il rabbino David Rosen, uno degli artefici dell'accordo con il Vaticano. Ma proprio la vicinanza di questi eventi ha suscitato i sospetti e le resistenze del mondo rabbinico israeliano. A metà gennaio, un congresso di rabbini ortodossi, riunitisi a Tiberiade, ha lanciato un appello al boicottaggio della conferenza ritenendola «un pericolo per la fede ebraica». Sottoposti a crescente pressioni da parte degli ambienti ultraortodossi, il 26 gennaio i due rabbini-capo (l'ashkenazita Israel Meir Lau e il sefardita Eliahu Bakshi-Doron) hanno lanciato un appello formale a tutti i rabbini israeliani affinché disertino la riunione. Lau - che secondo i programmi doveva partecipare alla seduta di apertura - si è ricordato di un impegno urgente in Venezuela, ed è partito in gran fretta. Secondo i rabbini ultraortodossi, il dialogo ebraico-cristiano rischia «di confondere le idee dei fedeli» e, in casi estremi, di rivelarsi come un'insidiosa forma di proselitismo. Tesi respinte dal rabbino Sirat, che ha ricordato che «in Occidente sono ormai un fatto normale gli incontri fra rabbini e personalità cristiane in cui si discutono i rapporti tra fede e scienza». Riferendosi alle contestazioni degli ultraortodossi, il rabbino Rosen ha commentato con un mezzo sorriso: «Certa gente deve decidere se vive nel XX secolo, o in un'altra era». Ieri, all'apertura dei lavori al Palazzo della Nazione di Gerusalemme, si temevano dimostrazioni ostili di zeloti, che però non si sono verificate. In segno di protesta per la presenza a Gerusalemme dei leader cristiani di un centinaio di Paesi, un gruppo di rabbini nazionalisti ha passato la serata a discutere della prossima costruzione del terzo Tempio di Gerusalemme. Aldo Baquis

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Tel Aviv, Venezuela