Genio del crimine, grazie a Paperone di Emanuele Novazio

«Schedati» i tifosi sui treni Bandito terrorizza la Germania con rapine e ricatti copiati dai fumetti di Walt Disney Genio del crimine, grazie a Paperone E, BONN già un kult-bandito, circoli di fans ne studiano le mosse, la televisione prepara un serial su di lui, fra poco uscirà un libro che ne canterà le gesta. Ma di «Paperone» - come si fa chiamare dal giorno della sua prima «bomba in attesa di riscatto», il 13 giugno del '92 - si sa soltanto che è abilissimo nel confezionare trappole e artifici coi quali gabbare i poliziotti. Che è un sofisticato «genio criminale», come ammette il capo della squadra speciale che gli dà la caccia invano da due anni. E che modella ogni sua mossa sulle storie del taccagno Paperone, appunto. Tutto in lui, fanno notare gli esegeti, risale al modello disneia- no. Fin dalla sua prima apparizione: una bomba in un supermercato di Amburgo per chiedere un riscatto di un milione e 400 mila marchi. Il riferimento è una striscia Anni 50: dove il vero Paperone mandava all'aria un supermarket, dopo essere stato costretto a pagare un servizio di tazzine per aver rotto soltanto un piatto. La stessa data della prima azione è probante, insistono gli interpreti: c'è dentro un 13, numero magico per Paperopoli (nella versione tedesca, almeno). Tredici sono i triliardi di zio Paperone, 13 i bassotti che li vogliono rubare, e 313 è la targa della macchina di Paperino. Thorsten Gerber, leader riconosciuto degli esegeti e studioso della dinastia pennuta, ha invitato la polizia ad analizzare con più attenzione le strisce Disney. Michael Daleki, capo della supercommissione incaricata della «caccia a Paperone», ammette che l'idea andrà forse sfruttata. Troppe sembrano essere le coincidenze, documentate con pignoleria orgogliosa da Gerber. Il 29 ottobre del '92, per esempio, «Paperone» fece collocare la borsa del riscatto in un cassonetto all'interno di un parcheggio, a Berlino. Anziché di denaro, la polizia la riempì di cartaccia e bloccò le uscite. Ma non aveva fatto i conti coi fumetti: sotto il cassonetto c'era un tombino, «Paperone» se ne servì per introdursi al suo interno e si accorse dell'inganno. Come nella striscia in cui si vede Paperone, il vero, uscire da un tombino in una situazione d'emergenza e vantare la «per- fetta conoscenza» delle fogne. Il caso più recente risale al 22 gennaio. Per evitare un'altra bomba, la polizia aveva deciso di pagare: all'appuntamento - su un binario morto, a Berlino - si è presentato un minuscolo robot. Un vagoncino telecomandato ma «molto sofisticato», come ha concesso più tardi la squadra speciale, desolata. Con la borsa del riscatto a bordo il robot si è allontanato, e a un certo punto ha fatto esplodere dei petardi che hanno abbagliato i poliziotti. Cento metri avanti, nel terreno si apriva un pozzo dove finiva una derivazione dei binari. Uno schema collaudato: lo si ò visto in una striscia degli Anni Settanta, protagonista Paperone. Un intoppo, all'ultimo, ha bloccato il vagoncino, ma l'impresa ha mandato in visibilio: lo sceneggiatore che si occupa del serial gli ha chiesto di mettersi in contatto, per «aiutarlo» a scrivere il finale. Emanuele Novazio

Persone citate: Disney, Gerber, Michael Daleki, Thorsten Gerber, Walt Disney

Luoghi citati: Amburgo, Berlino, Bonn, Germania