Ylenia, solo i maghi l'hanno vista

New Orleans, sensitivi di tutto il mondo telefonano ai genitori che battono la città con una medium New Orleans, sensitivi di tutto il mondo telefonano ai genitori che battono la città con una medium Ylenia, solo i maghi l'hanno vista Ma Al Bano ammette: la polizia è convinta che sia morta E progetta di spostare le ricerche della figlia nel Belize NEW ORLEANS DAL NOSTRO INVIATO Sembra non resti altro che la magia. Perfino una sensitiva torinese ha telefonato a Romina ieri per dirle che ha «visto» Ylenia. L'ha «vista» con i capelli tagliati corti e tinti di nero dentro un deposito d'auto vecchie, non si sa se prigioniera o nascosta. Romina, sempre più disperata, comincia a dare un certo peso a queste cose. Ieri ha smentito di avere ricevuto una maga in albergo per consultarsi con lei, ma c'è chi assicura di aver visto Rose Marie Kerr, sensitiva della California a New Orleans per caso, salire nella camera 3016 dell'Hotel Meridien. E Romina batte la città, verificando personalmente tutte le segnalazioni, mentre la capitale del sud, «The Big Easy», torbida e avvelenata, scopre un'altra delle sue facce. Non ci sono soltanto il Dixieland dei neri, i balconi spagnoleschi di ferro ritorto, il prò- fumo francese trasmesso dai «bonjour» sussurrati per le strade del «Vieux Carré». C'è anche quell'esoterico sostrato di cultura creola, che emerge dai menu dei ristoranti della punta meridionale del «bayou», ma soprattutto alimenta riti, visioni, magie come il Voodoo. Romina comincia a essere presa da tutto questo, mentre Al Bano disapprova e vorrebbe lasciare New Orleans, andare subito in Belize per ricostruire gli ultimi mesi di una figlia che teme di non vedere più, per capire se davvero era cambiata. Nel gruppo dei giornalisti ac¬ campati al Meridien c'è anche uno scrittore di cose magiche, un certo Joseph Bosco. E' lui che dice di aver portato la Kerr da Romina. Conosce la maga da tempo, dati i suoi interessi. Saputo che lei era a New Orleans per un matrimonio, ha proposto a Romina di incontrarla. Ed è proprio con Bosco che Romina va in giro a battere gli angoli della città. Vuole incontrare di persona tutti quelli che telefonano, sempre più numerosi, stimolati dalla promessa di un premio e dalla pubblicità che il caso ha avuto qui. Il «Times-Picayune» non ha dato alcun peso alla testimonian¬ za delll'ostricaro croato, che ha detto di aver visto Ylenia il 7 gennaio nel quartiere francese. Anche lui - che coincidenza - si chiama Alexander come il trombettista nero da marciapiede con cui stava Ylenia e, secondo Al Bano, le avrebbe «lavato il cervello» conducendola alla rovina. Ma, dopo il croato, ha telefonato anche il commesso di un negozio di scarpe della catena «Bally», che dice di aver visto Ylenia tre giorni fa. Un altro l'ha vista un paio di giorni fa in compagnia di «un giocoliere nero». Ylenia sembra essere stata vista dappertutto, ma resta, purtroppo, tragicamente invisibile. Romina reagisce a tutte le voci. All'atterrita compostezza iniziale è subentrato un attivismo disperato, che comprime il dolore, alimenta la speranza e la tiene in piedi nonostante neppure il Lexotan riesca a darle un po' di sonno. L'altro ieri sera ha incitato gli increduli giornalisti a «divi¬ dersi in gruppi» per condurre meglio tutti insieme le ricerche. Romina vorrebbe che la polizia facesse di più, prendesse sul serio la sua «certezza» che Ylenia è viva. Vorrebbe l'intervento dell'Fbi, rifiutandosi di capire che, senza una fondata «notizia cri- minis», la polizia federale non può intervenire: sono migliaia i giovani, i ragazzi, i bambini americani che scompaiono ogni anno. Al Bano cerca di mantenere un atteggiamento più razionale. Vuole far ricoprire la città di manifesti. Vuole capire e ricostruire che cosa può essere passato per la testa della sua bambina prima della sparizione. Andare nei posti dove Ylenia è stata recentemente, come il Belize o il «Le Dale Hotel», in cui si è presentato come «un amico di famiglia» per poter visitare la stanza «B», è inoltre un modo per stare con lei anche se lei non c'è. Ma la voce del padre diventa sempre più roca e sembra stare per rompersi in pianto da un momento all'altro. Solo quando arriva una telefonata da Cellino San Marco, come quella del figlio Yari domenica sera, Al Bano si rianima, simula ottimismo, rassicura: «Abbiamo speranze fondate, sta' tranquillo, la ritroveremo». Tuttavia ieri, per la prima volta, il cantante ha ammesso che «la polizia è convinta che Ylenia sia morta». «Ma - ha aggiunto noi dobbiamo continuare a sperare». Dobbiamo. Paolo Passarmi A fianco l'hotel di New Orleans dove ha alloggiato Ylenia Carrisi

Persone citate: Bano, Joseph Bosco, Kerr, Rose Marie Kerr, Voodoo, Ylenia Carrisi