Tenta di vendere i due figli

Tenia di vendere i due figli Washington, madre bambina al processo: «Ero disperata e in miseria» Tenia di vendere i due figli IIpadre, arrestato, si impicca in cella WASHINGTON. Dramma della povertà negli Usa: una madre adolescente della Virginia è finita sotto processo per aver messo in vendita i figli: Victoria, di nove mesi, per 25 mila dollari, James Ira, ancora in pancia, per 20 mila. Con la mamma-bambina gli agenti avevano portato in galera il marito James, ventunenne: ma la notte stessa, per disperazione, il giovane si è impiccato in cella. La vicenda è raccontata dal «Washington Post» di oggi. «Era tutto uno scherzo», ha dichiarato Stephanie, 17 anni, quando la polizia è venuta ad arrestarla. Una tragedia della miseria che si è consumata a pochi chilometri dalla capitale, Washington: il dramma degli Owens si dispiega in una delle regioni più povere degli Usa, le montagne degli Appalachi. Una terra impervia e isolata, dimenticata dagli uomini e da Dio, che da generazioni nega ai suoi abitanti, per lo più minatori o disoccupati, la loro fetta di «sogno americano». James e Stephanie volevano conquistarselo a tutti i costi: avevano fame di una nuova vita. «Chi vuole sopravvivere non ha scelta: andarsene», conferma Roy Rose, da 29 anni assistente sociale in questa «enclave» di diseredati nel Sud della Virginia. Gli Owens avevano venduto di tutto per mettere da parte il gruzzolo necessario: il divano e i mobili della camera da letto, la lavatrice e i lampadari. Non era bastato. Erano ricorsi all'ultima risorsa: i figli. L'annuncio era apparso tra le inserzioni di un giornale locale il 14 dicembre 1992: «Cercasi coppia intenzionata ad adottare un bambino». In un paesaggio da «Tobacco road», il classico di Erskine Caldwell sulla miserabile vita dei «white trash» (i poveri di razza bianca disprezzati al punto da essere definiti «spazzatura»), Stephanie e James incontrano alcuni aspiranti genitori. Nei contatti - riferisce il procuratore della contea Don Askins - si parla di denaro. La polizia, insospettita, non esita a muoversi: una coppia di agenti si presenta dagli Owens e chiede particolari. In uno degli incontri, Stephanie estrae dalla borsa una piccola foto, l'ecografia del bimbo che ha in pancia: nascerà due mesi dopo. La richiesta di soldi arriva quando i poliziotti stanno per desistere: al terzo colloquio. Scattano subito le manette. Di lì in poi è un tunnel da incubo. James si impicca con il lenzuolo del carcere. Muore dopo un mese di coma. Il giudice strappa a Stephanie i figli: il piccolo Ira James le viene tolto a poche ore dalla nascita. Il processo verrà celebrato in un tribunale per i minorenni: la ragazza rischia la galera fino al compimento dei ventun anni. Nella sua roulotte, gli agenti hanno trovato un diario destinato al bambino non ancora nato: «Non vorrei venderti. Vorrei i soldi per non avere bisogno di farlo». [Ansa]

Persone citate: Erskine Caldwell, Ira James, James Ira, Owens, Roy Rose

Luoghi citati: Usa, Virginia, Washington