Coreografie dalla Costa d'Avorio oltre a «Coppelia» e alla «Giara» di Sergio Trombetta

DANZA DANZA Coreografie dalla Costa d'Avorio oltre a «Coppelia» e alla «Giara» SETTIMANA di danza a tutto campo nei teatri torinesi: dalla compagnia di Loredana Fumo, al Piccolo Regio passando dallo Juvarra. Fra il 2 e il 3 febbraio sarà imbarazzante scegliere in quale sala recarsi: chissà perché poi i teatri si ignorano e non si mettono d'accordo. E meominciamo da «Coppelia» che la Compagnia di Loredana Fumo presenta al Teatro di Torino dal 2 al 6 febbraio con una sventagliata di stelle. Una «Coppelia» che intende fare il bis della «Giselle» proposta due anni fa. La compagnia torinese infatti ci presenta quattro coppie protagoniste: Matteo Levaggi e Vanessa Carlassara (al debutto) Isabel Seabra (prima ballerina della Scala) e Marco Pierin il 6; Ena Naranjo e Jean-Pierre Martal; Elisabetta Tornasi e Yuanhe Wang; Patrizia Crepaldi e Antonio Russo. «Coppelia» dunque, una storia «nera» raccontata da E.TA. Hoffmann dalla quale Nuitter trasse una commedia brillante messa in musica (ancora più brillante) da Leo Delibes e coreografata da Arthur Saint-Leon. Una vicenda che vede due innamorati prima divisi da una bambola meccanica e poi rappacificati e che ha tentato diversi coreografi contemporanei: Eugène Polyakov a Firenze per Maggio Danza e Maguy Marin che ne ha dato una geniale rilettura per il Lyon Opera Ballet. Al Piccolo Regio rispunta la danza. Ma come? Non l'avevano abolita la compagnia del Regio? Sì, però, imsomma... c'è una dozzina di danzatori (suppergiù gli stessi della disciolta compagnia) impegnati questa stagione nei momenti danzati delle opere in cartellone, perché non farli ballare anche un po' al Piccolo Regio? Nasce così questo progetto di compagnia-non-compagnia, (o di compagnia che c'è ma non si dice) varato fra novembre e dicembre per le scuole e che ora per due giorni viene presentato al pubblico: il 3 e il 10 febbraio. In programma due coreografie di Loris Petrillo. La prima affronta addirittura «Les petits riens» su musiche di Mozart e altri autori, la seconda si mette alla prova con un classico del '900, «La giara» di Casella ispirata a Pirandello. E per chi vuole uscire dalla logica del classico autentico o rivisitato ecco il 2 e il 3 febbraio allo Juvarra musica danza e percussioni africane con il «Ballet de la Marahoué» in arrivo dalla Costa d'Avorio. In programma un melodramma danzato che racconta la storia a lieto fine di una principessa prima rapita ma poi restituita al suo amore. Sergio Trombetta

Luoghi citati: Casella, Costa D'avorio, Firenze