COLOSSEO

COLOSSEO TESTO, regia, scene e costumi sono firmati da lui. In scena però Dario Fo è affiancato dalla compagna della sua vita e del suo teatro da sempre, Franca Rame. Arriva anche a Torino, al Colosseo di via Madama Cristina, «Mamma i sanculotti!». Lo spettacolo, che starà in scena dal primo al 20 febbraio, ha musiche di Fiorenzo Carpi. I due mattatori sono circondati sul palcoscenico da un gruppo di attori: Ruggero Donai, Fabio Massimo Amoroso, Francesca Corso, Marina De Juli, Mario Pirovano e Matteo Zanotti. «Lo spettacolo è una pochade a più interpreti - spiega Franca Rame - con tanto di macchina poliziesca in grottesco, colpi di scena, capovolgimenti di situazioni. Al centro, c'è una vicenda che pare davvero non avere fine: la magistratura in conflitto permanente con le frottole perenni del potere». Il canovaccio della storia racconta di un giudice che si trova un giorno alle prese con una bomba, dalla quale di salverà per miracolo, grazie ad alcuni netturbini che scoprono la sua auto imbottita di tritolo. «C'è poi un carosello di indagini condotte da giudici chiaramente rispettabili e da altri altrettanto chiaramente corrotti. E' insomma - spiega la Rame - una sorta di danza grottesca recitata, mimata e cantata». In palcoscenico le collusioni tra mafia, terrorismo e servizi segreti: e, in mezzo, sberleffi e clowneries, inserite non come diversivo ma come un'ulteriore calcata di mano per mostrare il difficile momento che il Paese sta vi- pia, sono assolutamente casuali. «Ogni giorno anzi siamo costretti a reinventare da capo situazioni sempre più assurde e improbabili proprio per sfuggire all'aggancio imperterrito della cronaca - dice Franca Rame -. Ma sappiamo anche che questa rincorsa e fuga viene dalla più antica macchina del teatro satirico: quella dei tempi di Aristofane». L'attrice recita in scena la parte di una delle due poliziotte della scorta del giudice. Un personaggio da antagonista, che conduce e dirige il gioco, un'energica donna-poliziotto. «A capo della scorta, la poliziotta sembra assennata e carica di buon senso, ma ci si accorge ben presto che si tratta piuttosto della più pazza fra tutte le maschere del gruppo». Dario Fo è invece il personaggio che casualmente si ritrova fra le mani un'inchiesta che porta a scoprire la verità su tutte le stragi italiane degli ultimi anni, le collusioni, le organizzazioni segrete: una situazione troppo difficile da sopportare, che lo travolge. «Abbiamo lavorato con piacere, ci siamo davvero divertiti ad allestire questo spettacolo», racconta la Rame. E aggiunge: «E, come si dice nel più classico dei congedi dalla Commedia dell'Arte in poi: speriamo che il piacere sia anche vostro, e anche sia vostra l'indignazione che cercheremo di provocarvi». Biglietti (poltronissima, poltrona e galleria) a 35, 30 e 25 mila lire. Informazioni al teatro, in via Madama Cristina 71, telefono 669.80.34 e 650.51.95. Cristina Caccia COLOSSEO

Luoghi citati: Torino