Melbourne: Steffi beve spremuto di Arantxa di Roberto Lombardi

In finale lascia due game alla Sanchez In finale lascia due game alla Sanchez Melbourne: Stetti beve spremuto di Arantxq Graf troppo forte: il tennis femminile ha bisogno che la Seles rientri presto MELBOURNE. Al termine di una finale a senso unico, Steffi Graf si è aggiudicata per la quarta volta il titolo agli Internazionali d'Australia: 6-0, 6-2 contro la spagnola Arantxa (pronuncia Arancia) Sanchez, in meno di un'ora. Al termine del match (ma in realtà non c'è stato match) la tedesca avrebbe dovuto forse rivolgere un pensiero di gratitudine a Monica Seles, la cui prolungata assenza le ha sicuramente spianato la strada. Si cercano alternative credibili all'ex jugoslava, ma tutte naufragano al cospetto della valchiria, apparsa padrona del campo come non mai. La realtà è che il tennis femminile ha bisogno della Seles: un'assenza così importante al vertice si paga, e parecchio, dal punto di vista dello spettacolo. Ci vorrebbe una lettera accorata all'indirizzo di Monica, nella quale tutte le componenti del circuito le chiedessero di rientrare. Ma una lettera del genere, ne siamo certi, non verrà mai spedita. La spagnola ha cercato di alzare i ritmi di gioco,, ma a velocità più alta è aumentato anche il numero degli errori. La Sanchez forse possiede la capacità fisica e agonistica per contenere lo strapotere della Graf, ma è insufficiente sul piano tecnico. Soprattutto con il servizio ha pagato la differenza, realizzando solo tre punti su tredici quando ha servito la seconda palla. «In questo momento sto giocando meglio che nel 1988», ha detto la tedesca nella conferenza stampa. Meglio, cioè, dell'anno nel quale le è riuscito di aggiudicarsi tutte e quattro le prove dello Slam. Poi c'era stata la crisi con tutti i problemi familiari e con la Sabatini che aveva inse¬ gnato a molte altre a sfruttare la debolezza del suo passante di rovescio. Ora è tutto dietro le spalle. Attualmente è serena, anche sul piano sentimentale: il suo rapporto con Michael Bartels, pilota di F3, prosegue senza strappi. Così può dedicarsi a tempo pieno, o quasi, al suo mestiere preferito, che è quello di vincere. Il suo allenatore svizzero, Heinz Guenthardt, ex giocatore di ottimo livello, l'ha anche convinta a cambiare racchetta: ora la tedesca ne usa una più leggera e quindi più manovrabile, che però essendo più grande non ne limita le possibilità di spinta. Ha studiato il nuovo attrezzo, appositamente per lei, la Wilson. «Credo ci siano dei colpi nei quali la mia profondità di gioco sia certamente aumentata. E' difficile dire quanto mi abbia aiutato la nuova racchetta, ma certo mi ha aiutato», ha detto Steffi. Forse anche lei come Sampras vuole diventare protagonista della storia del tennis. Per ora, in considerazione dell'insufficienza delle avversarie, questo sembra essere rimasto per la Graf l'unico vero incentivo. Roberto Lombardi f La Graf (foto) ha migliorato ancora il suo gioco grazie ad una nuova racchetta: solo Monica può tentare di batterla

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