«Non sparate sulla famiglia Anche lo Stato ha colpe»
«Non sparate sulla famiglia Anche lo Stato ha colpe» «Non sparate sulla famiglia Anche lo Stato ha colpe» ROMA. Un bambino con un grave handicap mentale lasciato solo in casa. Una tragedia che si sarebbe potuta evitare se ci fossero state le strutture? «Ma quelle ci sono - sostiene Renzo Tornatore, presidente dell'Anffas, l'Associazione nazionale dei familiari dei fanciulli e degli adulti subnormali -. Il problema è che molte famiglie non sono propense a utilizzarle. I genitori dicono "finché ci siamo noi non c'è bisogno di aiuto". E poi bastano poche ore di distrazione e succedono queste disgrazie». Più duro il giudizio di Mirella Casale Antonione, del direttivo nazionale dell'Anffas: «Non si lascia solo un bambino sano, figuriamoci uno disabile. Con questo non voglio colpevolizzare la famiglia della vittima, che in questo momento starà vivendo un dolore grandissimo. Purtroppo avere un figlio handicappato cambia la vita di una coppia, limita i momenti di libertà e di tempo libero e non sempre l'assistenza è adeguata». I genitori di Salvatore Bi- glietti, 12 anni, morto carbonizzato nel suo alloggio a Napoli, non potevano permettersi un'assistente a pagamento. Lui è disoccupato, lei fa pulizie a ore. «Sono situazioni che toccano il cuore - aggiunge la Casale Antonione, preside in pensione e madre di un giovane con un gravissimo handicap psichico -. L'assistenza domiciliare e le altre strutture a carico delle istituzioni non sono garantite ovunque. Come Anffas stiamo conducendo una duplice battaglia. La prima è promozionale: ci scontriamo con Regioni, Province, Comuni e Unità sanitarie per tutelare i diritti dei disabili. L'altra gestionale, per dare risposte concrete alle famiglie. Ma dobbiamo fare i conti con i pochissimi fondi di cui disponiamo: le nostre quote associative e qualche contributo da parte di banche o altri enti». L'Anffas è nata 35 anni fa. Si occupa di persone di tutte le età vittime di handicap psichici. «Il problema è particolarmente grave per gli orfani conclude Mirella Casale Antonione -. I genitori fanno molto, dopo ci sono le comunità alloggio. Pochissime rispetto alla domanda di posti». Ma la mappa delle carenze è assai più estesa: sono insufficienti gli istituti di formazione al lavoro che accolgono gli handicappati psichici dopo la terza media (il diritto all'istruzione è garantito), i centri pubblici per la riabilitazione e la fisioterapia, l'assistenza domiciliare, il reinserimento lavorativo. Intorno ai familiari dei disabili sovente c'è il vuoto. A volte si arriva alla tragedia. Come a Napoli, [s. man.] ■ ■ t| <58f Renzo Tornatore è il presidente dell'Anffas. 'associazione dei familiari di persone subnormali
Persone citate: Mirella Casale Antonione, Renzo Tornatore, Salvatore Bi
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