«Una fatalità Non sparate sullo sci»
«Una fatalità Non sparate sullo sci» PIERO GROS «Una fatalità Non sparate sullo sci» La notizia mi è arrivata addosso, dalla redazione sportiva di questo giornale, a Fai della Paganella, dove sono andato per una gara del circuito «Ski Legend», ed è toccato a me darla al grande Toni Sailer, a Zwilling, a Riedl, ai fratelli Wenzel, a Toetsch, connazionali o comunque amici della povera Maier. Avevamo visto in televisione soltanto l'inizio della gara, lei aveva un pettorale aitino, il 32, la diretta Rai si è fermata al n. 30. A me come agli altri quella di Garmisch era parsa una discesa non difficile, veloce per il fondo ghiacciato, ma tutto sommato domabile da sciatrici esperte ed equipaggiate con materiale di primissimo ordine. Di solito il dolore ci fa rifugiare, tristemente e comodamente insieme, nel «nuJla da dire». Ma potrebbe essere una forma di viltà, specie quando, come mi pare sia il caso adesso, si deve difendere lo sci dai facili attacchi. Infatti secondo me, da quanto ho poi potuto apprendere, attraverso immagini televisive mandate e rimandate in onda, la fatalità ha avuto un peso determinante. Non è proprio il caso di cercare un colpevole a tutti i costi, di discutere le norme di sicurezza (e quanto alla pista ghiacciata, fa parte di uno sci praticato da sempre). Lo sciatore corre molti più rischi nelle spesso tremende trasferte automobilistiche da un posto di gara all'altro. O negli allenamenti, quando magari fa in una giornata anche sei discese, e su piste non così recintate, così «imbottite» come in competizione. Nella gara poi l'atleta è molto concentrato, molto cosciente di quello che fa, molto attento (mentre talora allenamento può fare pericolosamente rima con rilassamento, con appagamento). Insomma, non sono d'accordo con la moda di cercare un colpevole a tutti i costi. Piango la grande campionessa scomparsa, ma non accuso nessuno. E casomai posso pensare che sia intervenuto, nella tragedia, anche l'errore umano: ma chi scende sugli sci non può essere sempre perfetto. Piero Gros Riedl ai fratelli
Persone citate: Maier, Piero Gros, Toetsch, Toni Sailer
Luoghi citati: Fai Della Paganella
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Vita e morte di Gandhi
- Valcareggi Ú conservatore "Una partita non fa testo,,
- Valcareggi: "Un collaudo sulla via per i mondiali,,
- Nazionale targata Juve
- 4000 ANZIANI SOLI
- Il Napoli con Omar Sivori all'ala domenica contro i bianconeri
- Bollettino Militare
- Nel derby perdono i tifosi
- Segna Riva e Capello (forse) raddoppia: 2-0
- Il campione di pallone elastico all'altezza della sua fama
- Vita e morte di Gandhi
- Valcareggi Ú conservatore "Una partita non fa testo,,
- Valcareggi: "Un collaudo sulla via per i mondiali,,
- Nazionale targata Juve
- 4000 ANZIANI SOLI
- Il Napoli con Omar Sivori all'ala domenica contro i bianconeri
- Bollettino Militare
- Nel derby perdono i tifosi
- Segna Riva e Capello (forse) raddoppia: 2-0
- Il campione di pallone elastico all'altezza della sua fama
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- La tragedia della transessuale Richards
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy