Valentina cede la speranza

San Mauro, sette giorni di angoscia per la quindicenne fuggita di casa San Mauro, sette giorni di angoscia per la quindicenne fuggita di casa Valentina, cede la speranza Stamane un sopralluogo sul canale dove è stato trovato il suo zainetto E' scomparsa sabato scorso. Una settimana fa. Di Valentina Grondana, studentessa di San Mauro, non si hanno più notizie certe. L'ultimo a vederla è stato un cugino. Sabato, alle 12,20. Lei era salita sul bus 61 in piazza Vittorio Veneto: «L'ho salutata, mi ha guardato, ma non ha risposto». L'unica testimonianza sicura. Da quel momento si sono perse le tracce. Sette giorni di speranze e di paure nascoste. Ci sono state molte segnalazioni. «L'ho vista, forse era lei». L'ultima ieri, alle 15, alla stazione di Chivasso. Poi ci sono state anche tre telefonate mute. In casa (ha risposto la mamma), da un'amica (solo il rumore lontano del traffico), dalla nonna (un lungo respiro). I parenti: «Era Valentina». Solo una speranza: non c'è alcuna certezza fosse davvero lei. Oggi carabinieri, volontari della protezione civile, assieme ai genitori e ad alcuni parenti della studentessa, percorrerrano le strade e i sentieri che quel mattino Valentina ha presumibilmente seguito. Dalla casa, in via Monte Tabor, alla cabina sotto l'abitazione di Enrico, il compagno con il quale aveva un'affettuosa amicizia. Proprio da quella cabina, in via XXV Aprile angolo via Costituzione, Valentina ha chiamato Enrico: «Puoi scendere? devo parlarti». Lui: «E' tardi non ho tempo. Oggi è sabato, papà non lavora, mi porta lui a scuola in auto». Cosa voleva Valentina? Dopo quella telefonata Valentina si è incamminata per un viottolo che porta al canale Cimena sulle cui sponde ha lasciato lo zainetto (trovato un'ora dopo da un impiegato che faceva footing lungo il canale). Poi Valentina è tornata (probabilmente con il pullman) alla strada principale che affianca il Po a San Mauro. Dalla casa di Valentina alla cabina della Sip; dal canale al centro di San Mauro: circa tre chilometri. Questa mattina verranno percorsi con attenzione, alla ricerca di un particolare, un indizio perduto durante le prime indagini. Per il capitano Giovanni Cascone, che con i carabinieri di San Mauro segue questa delicata indagine, potrebbe essere un momento importante nelle ricerche. Semplice la sua intuizione: la vita di tante famiglie cambia il sabato mattina, perché molti non vanno al lavoro. E c'è chi, solo quel mattino, esce di casa presto per fare una corsa lungo le sponde erbose del canale Cimena. O per andare in auto a far le spese a Torino. C'è chi si ferma sotto casa, in strada, quattro chiacchiere con gli amici. Abitudini quasi rituali. Sono persone che gli inquirenti possono incontrare (in quei posti e a quelle ore) solo il sabato mattina. I carabinieri dicono: «Occorre un pizzico di fortuna, ma qualcuno potrebbe ricordare, far affiorare alla memoria, un particolare legato a quella bambina con i capelli corti, il montgomery nero, uno zainetto in spalla. Un elemento al quale, in questi giorni, non aveva fatto caso». Affiorerà davvero l'indizio capace di dare una svolta alle indagini? Le ricerche hanno portato ieri i carabinieri a perquisire la casa di un'amica di Valentina, alla periferia torinese, verso Moncalieri. Un controllo improvviso, nel cuore della notte. Qualcuno aveva detto che la ragazza scomparsa si nascondeva nelle cantine di quel palazzo. Segnalazione risultata poi falsa. Falso anche un altro messaggio, quello di uno sciacallo che si è inserito in queste ore di grande tensione per la famiglia Grondana. \£kT£ *Sf£*> ***** ì • «TU zi] tee-1 Alcune frasi sentite della lettera Valentina è scomparsa sabato scorso

Persone citate: Cimena, Giovanni Cascone, Grondana, Valentina Grondana

Luoghi citati: Chivasso, Moncalieri, San Mauro, Torino