Anche il Times contro gli alpini di Fabio Galvano

Dopo le accuse di un gruppo umanitario nuove rivelazioni sul giornale inglese Dopo le accuse di un gruppo umanitario nuove rivelazioni sul giornale inglese Anche il Times contro gli alpini «Disonorano i caschi blu» SCANDALO IN MOZAMBICO SLONDRA OTTO accusa gli alpini del contingente Albatros, in Mozambico con i «Caschi blu» dell'Orni. Un'organizzazione internazionale per la protezione dei bambini, il Save the Children Fund, li addita fra i principali colpevoli - anche se non gli unici - di diffusi episodi di prostituzione infantile. «Abusi sessuali e sfruttamento», precisa il documento inviato ad Aldo Ajello, il rappresentante speciale dell'Onu in Mozambico: i Caschi blu si sarebbero macchiati di gravi colpe nei bordelli nati come funghi attorno alle bandiere delle Nazioni Unite. Molte delle prostitute frequentate dal contingente italiano sarebbero bambine fra i 12 e i 14 anni. Le accuse sono circostanziate; tanto da giustificare un'inchiesta ufficiale - come conferma il corrispondente del Times - che sarà avviata lunedì. Save the Children era già intervenuta con il suo dossier, presso l'Onu, il mese scorso. Ma la segnalazione non aveva avuto seguito: per questo il gruppo ha fatto filtrare da Oslo il suo rapporto: un atto d'accusa, firmato dal presidente norvegese Ernst Schade, davanti al quale Ajello non ha potuto che promettere un'indagine. A una sua richiesta di maggiori chiarimenti, di prove concrete, Save the Children ha però replicato con irritazione. «Questo - ha detto un portavoce al corrispondente da Maputo del Daily Telegraph - non fa parte delle nostre responsabilità». Gli episodi più gravi, secondo l'accusa, si sarebbero verificati a Chimoio, nella provincia di Manica, e nella città portuale di Beira; con un sensibile incremento della prostituzione infantile dopo l'arrivo del contingente italiano - mille uomini, su un totale di seimila Caschi blu - nel maggio dell'anno scorso. «Le autorità militari - ha detto il capo dell'ufficio stampa Onu in Mozambico, Joao Albuquerque - non hanno trovato conferma a queste accuse». Ma i funzionari di Redd Barna, la filiale norvegese di Save the Children, sono espliciti. A Chimoio i Caschi blu sono stati regolarmente visti in compagnia di ragazze di 14 anni. Due altre ragazze di 12 anni si prostituiscono ai soldati dell'Onu in tre ritrovi della città, il Café Concord, il nightclub Rufaro e il Miraflores. In un recente raid della polizia al Rufaro sono state arrestate 26 prostitute, delle quali due avevano 14 anni. Il Miraflores è accanto alla residenza del vescovo di Chimoio, che da tempo protesta per i preservativi che i soldati gettano nel suo giardino dalle finestre del locale. ABeira la scena è simile. «L'industria del sesso per i Caschi blu è ovvia, esplicita e chiara», afferma un portavoce di Save the Children: molte ragazze fanno la spola fra le camere dell'hotel che ospita il personale Onu. «Ci teniamo a sottolineare - sostiene la lettera inviata ad Ajello - che se anche una minorenne acconsente, è un atto di sfruttamento sessuale. Inoltre, in Paesi dove il virus Hiv si diffonde rapidamente, queste bambine corrono il rischio di essere contagiate attraverso rapporti sessuali prematuri e casuali». Una ragazza di 15 anni è appena stata costretta ad abortire. Si racconta anche - rivela il Daily Telegraph - di una cena d'addio per un generale italiano per la quale un funzionario dell'Onu aveva raccolto un gran numero di ragazze «giovanissime» per intrattenere gli invitati. Fabio Galvano Per gli alpini del contingente «Albatros» una polemica che avvelena la missione africana per conto dell'Onu

Persone citate: Ajello, Aldo Ajello, Ernst Schade, Joao Albuquerque, Redd

Luoghi citati: Concord, Maputo, Oslo