A ottant'anni si ammazza per la vergogna

A ottantanni si ammana per la vergogna Contro di lui nessuna denuncia, ma non ha retto all'umiliazione: si è lanciato dal quinto piano A ottantanni si ammana per la vergogna Reggio Emilia, sorpreso a rubare una cravatta al supermercato REGGIO EMILIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sorpreso a rubare una cravatta, si è ucciso per la vergogna. Al supermercato, Arduino Soncini, 79 anni e un passato irreprensibile, è stato trovato con una cravatta non pagata in tasca. E' intervenuta la polizia. Soncini è tornato a casa senza che nei suoi confronti fosse scattata alcuna denuncia, ma con tanta confusione in testa. Ai familiari non ha raccontato nulla dell'accaduto, ma ha trascorso una notte insonne per la vergogna e forse per il timore che i responsabili del supermercato o la polizia stessa potessero convocare qualcuno dei suoi cari per riferire la vicenda. L'anziano ha così maturato il suo disperato progetto: il suicidio. La mattina dopo ha scritto poche parole in uri biglietto, ha raggiunto l'ospedale e qui si è gettato dal quinto piano, morendo all'istante. Soncini aveva raggiunto il centro commerciale «Meridiana», alla periferia cittadina, e, preso un carrello, si era inoltrato tra gli scaffali dell'ipermercato Sidis. Al momento di pagare, alla cassa scattava l'allarme. La barriera antitaccheggio segnalava un'irregolarità. In questi casi, nei supermercati inizia una ineluttabile indagine che per l'anziano deve essere stata incredibilmente avvilente. Interveniva una guardia giurata in servizio al centro commerciale. Dopo un rapido consulto coi responsabili dell'ipermercato, si decideva di avvertire la polizia. Il cliente veniva accompagnato negli uffici dove, davanti agli agenti, estrae¬ va dalle tasche una cravatta che aveva ancora incollato il talloncino del prezzo. Fra le corsie l'anziano l'aveva evidentemente notata su di uno scaffale, e, forse per distrazione, l'aveva messa in tasca anziché nel carrello. Ma per Arduino Soncini, che amici e conoscenti descrivono come una persona integerrima, l'umiliazione è stata grande, insopportabile. Giunto a casa, il pensionato non si è confidato con nessuno: non ne ha parlato alla moglie, nè alla figlia e al genero. Solo con la sua vergogna. Il mattino dopo Soncini ha raggiunto il quinto piano dell'ospedale Santa Maria Nuova e si è lanciato nel vuoto. Un suicidio che ha fatto scalpore. E che ha convinto la «Reggiana alimentari», la società che controlla l'ipermercato Sidis, ha fornire un'ulteriore ricostruzione dell'episodio. L'anziano, passando davanti alle casse, aveva fatto suonare più volte il segnalatore acustico di mancato pagamento. L'addetta alla cassa e la guardia giurata gli avevano chiesto se aveva addosso merce, poi era stata chiamata una pattuglia del «113». «Per noi è un obbligo - commenta un dirigente della struttura - altrimenti si profilerebbe l'ipotesi del sequestro di persona». Quando nel supermercato sono arrivati gli agenti, l'anziano è stato accompagnato negli uffici ed è stata recuperata la cravatta. I responsabili del «Sidis» avevano comunque deciso di non sporgere denuncia nei confronti dell'anziano. Brano Cancellieri

Persone citate: Arduino Soncini, Cancellieri, Soncini

Luoghi citati: Reggio Emilia