«Victor Victoria», gioco di una coppia eccellente

«Victor Victoria», gioco di una coppia eccellente Massimini & C. applauditissimi all'Alfieri «Victor Victoria», gioco di una coppia eccellente Un bel successo, non c'è che dire. Portando all'Alfieri «Victor Victoria» (repliche fino a domenica), Sandro Massimini ha dimostrato che si può fare un musical garbato, intelligente e spiritoso senza copiare (male) da nessuno. Potrete dire che parte da una base solida, per lo meno dal film celebratissimo di Blake Edwards; ma è una falsa pedana d'appoggio. Certo, c'è la storia della donna che si finge uomo che si finge donna pur di avere successo nel music-hall, ma questo è il puro traliccio narrativo. Non è trascurabile, ma conta di più il modo in cui la vicenda viene assimilata e messa in scena. E allora bisogna dare atto a Massimini e a Pierluigi Pagano di avere scritto un copione infallibile, in cui ogni persona impegnata nell'impresa ha modo di mostrare il proprio talento. E così ecco le belle canzoni di Paolo Limiti e Roberto Negri, ecco i costumi son¬ tuosi e ironici di Odette Nicoletta ecco le coreografie di Antonino Sciortino (finalmente lontane dal ballar televisivo). Ed ecco il puro gioco scenico affidato, nelle parti principali, allo stesso Massimini e a Flavia Fortunato, alla quale tocca il ruolo del titolo: una donna del «demi monde» artistico parigino che diventa una star acclamatissima (ormai sapete come) e fa innamorare di sé un ombroso, immusonito gangster, che entra ragionevolmente in crisi credendola un uomo. Fino al disvelamento finale, ovvio. Massimini si riserva il ruolo di Michou, checca di buon cuore che sostiene Victor con l'ottimismo dell'incoscienza e con azzeccati consigli professionali. Insieme formano una coppia eccellente. Se lui forse recita meglio di quanto non canti, lei canta meglio di quanto non reciti. Ma si compensano benissimo. Intorno a loro, boys e girls scintillanti. Gerardo Amato è The Duke, il gangster dalla triste figura; Giorgio Valente è un impresario che in qualche momento pare somigliare a Groucho Marx; Rita Charbonier è Sugar, la pupa del gangster; Roberto Caruso è la farsesca guardia del corpo del Duke. A loro e a tutti gli altri applausi colmi di gratitudine. Oggi alle 18 Massimini e la Fortunato incontrano il pubblico nella sede dell'Arcigay, in via Santa Chiara 1. Io. g.] Sandro Massimini, autore e interprete