Stievani con Forza Italia di Luciano Borghesan
Meno di un mese per scegliere i candidati a Camera e Senato Meno di un mese per scegliere i candidati a Camera e Senato Stievqni con Fona Italia Dopo Tacconi, Berlusconi cattura il re dei video Polemiche a sinistra: la Rete diserta il vertice Dopo i televisori, gli impianti hifi, le macchine fotografiche, gli occhiali e le pellicce, da domani «venderà» anche se stesso. Giandomenico Stievani, quello di largo Giachino, quello degli spot a raffica, sarà uno dei candidati di «Forza Italia». Non devono aver faticato molto i proconsoli del Cavaliere a Torino, Enzo Ghigo e Marco Francia, a intendersi con il «re dello sconto». Stievani è anche proprietario di «Teletime». E' un Berlusconi-bis. Con lui scenderanno in campo il radiologo Carlo Francia e il chirurgo maxillo-facciale Edro Colombini, lo psichiatra Alessandro Meluzzi, gli impresari Angelo Burzi e Paolo Mammola. E' confermata anche Mariella Scirea. Altro nome è quello di Nino Cherio, sindaco di San Mauro. Quest'ultimo proviene dalla corrente de di Silvio Lega confluita in blocco nel Centro cristiano democratico da subito solidale con il Cavaliere (possibili candidati: Gian Paolo Zanetta e Michele Vietti). Berlusconiani e «cicidì» se la dovranno vedere con il potente, ma anche ingombrante alleato leghista. Si sa che Bossi vuole premiare i parlamentari del Carroccio uscenti e Farassino e Borghezio scenderanno in pista per vincere. Grande incertezza in casa del partito popolare dove si seguono le mosse di Segni e dei pattisti con il cuore in gola: «Se rompesse con Martinazzoli sarebbe un disastro». A questo proposito l'ex-sindaco pli Zanone ha ieri auspicato che Segni e il partito popolare rimangano insieme: «Una sinistra alla rinfusa non può essere battuta da una destra alla rinfusa». A Torino gli eredi della de sono malmessi e i due «cavalli» più nobili, il giovane Morgando, coordinatore regionale del ppi, e il più maturo, Guido Bodrato, stanno guardando al primo posto nella Usta proporzionale, l'unico a dare qualche certezza per essere eletti. Va meglio in provincia per Cerchio, Sartoris, Montabone e Botta junior. Per i «pattisti» si scaldano Vittorino Chiusano, Zanalda, Riccardo Ghidella. All'incertezza nel campo moderato si contrappone quella dell'alleanza progressista dove dominano i veti incrociati e ogni giorno c'è motivo di polemica. Ieri la Rete ha scritto agli alleati per denunciare una certa voglia di «egemonia» di pds e rifondazione nella scelta delle candidature. Comunque, la Quercia vuole far scendere in campo il suo segretario Chiamparino, si parla di Nicola Tranfaglia e Massi- mo Salvador!. Dei deputati uscenti riconferma per Violante, Livia Turco e Larizza. Tra i verdi ambiscono a candidarsi l'ex radicale Aglietta, Silvio Viale, Fernando Giarusso, Mariano Turigliatto. In casa repubblicana è scontro aperto fra la maggioranza e i seguaci di La Malfa, intenzionato a prendere le distanze dal polo progressista. Con La Malfa si è schierata Giovanna Cattaneo che punta a essere candidata come Poggiolini. Contro è Franco Ferrara che potrebbe «correre» per Ad. Il segretario Fausto Bertinotti, i deputati uscenti Maria Gra¬ zia Sestero e Azzolina e l'ex-sindaco di Collegno Manzi formeranno la «squadra» di rifondazione, mentre Novelli sarà la superstar della Rete dove la base spinge anche la candidatura di Tartaglia. Il nuovo commissario del psi, Bozzello, si sta dando da fare per Luigi Ricca a Ivrea in cambio della presidenza della Provincia. Altri socialisti non psi saranno in Alleanza democratica dove i nomi illustri si sprecano: Franco Debenedetti, Massimo Negarville, Luigi Bobbio. Luciano Borghesan Beppe Minello Giandomenico Stievani scende in campo con il Cavaliere Giovanna Cattaneo (sotto) fedelissima di Giorgio La Malfa Franco Debenedetti (a fianco) esponente di Alleanza democratica è tra i probabili candidati del polo progressista
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