Guerra sui bimbi di Brindisi

E' stato operato alla milza: «Mi sono fatto male giocando» Il magistrato attacca il pediatra. Ma lui replica: è un sopruso, deve intervenire il Csm Guerra sui bimbi di Brindisi «C'erano motivi per toglierli ai genitori» BRINDISI. «Il tribunale ha commesso un errore grave. I bambini non si trattano così, non si strappano ai genitori. Presenterò una denuncia al Csm. E intanto mi sono dimesso dal mio incarico. Non voglio essere il medico dei bambini rapiti dallo Stato». Il prof. Francesco Rubino è il pediatra dell'Istituto per l'infanzia in cui sono stati trasferiti Sebastiano, Umberto e Ginetta, fratellini di 5, 3 e un anno. Lunedì sono stati tolti a Giuseppe Martina, 29 anni, bidello, e ad Arma Simpson, 24 anni, che 12 mesi or sono hanno occupato un'ala dell'ex pretura di Brindisi, un edificio abbandonato, e ne hanno fatto la loro provvisoria dimora. Qui vivevano anche i bimbi. Poi tre vigili li hanno portati nell'istituto su ordine del magistrato Sinisi. Motivo: casa inidonea, maltrattamenti, ambiente famigliare inadatto. Sul caso è polemica. Il medico conferma «che non c'è segno di maltrattamenti», ma il presidente del Tribunale per i minori di Lecce, Vincenzo Marra, replica: «Quel pediatra ha detto sciocchezze, non conosce il provvedimento. In esso si parla di disagio psicofisico. Il bimbo di 5 anni non parla ancora». Marra ammette che il procedimento è partito anche dopo la denuncia del nonno paterno, secondo il quale il figliastro sarebbe «un ubriacone» e la nuora una «sporcacciona». «Guardi - spiega Marra in quella denuncia si sottolineava la consuetudine alla violenza da parte del papà e c'è il sospetto che la donna eserciti la prostituzione in casa. Poi va considerata la precaria situazione igienica. Il Tribunale ha allontanato i bambini dai genitori non impedendo loro di vederli. Qui svolgiamo un lavoro delicato e i provvedimenti vanno presi tempestivamente». Sull'opportunità di togliere i bambini ai genitori è contrario «L'Osservatore Romano» che non entra nel merito della valutazione del Tribunale, ma afferma che «decisioni di questa portata possono provocare traumi e conseguenze peggiori di quelle che si vorrebbero evitare per il bene dei minori». Difende i magistrati, invece, il ministro agli Affari Sociali, Fernanda Contri: «Se potessi ordinerei il silenzio sul caso di Brindisi, ma poiché un ministro non può dare ordini, rivolgo un caldissimo invito a tutti a stare zitti». Ir. cri.) Anna Simpson con uno dei 3 figli

Persone citate: Anna Simpson, Fernanda Contri, Francesco Rubino, Giuseppe Martina, Marra, Simpson, Sinisi, Vincenzo Marra

Luoghi citati: Brindisi