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I precedenti I precedenti Da Elisabetta a Mountbatten LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Carlo non è il primo, fra i reali d'Inghilterra, a trovarsi davanti a una pistola; a provare - per qualche terribile attimo - i sintomi della fragilità umana. L'incidente di ieri a Sydney, tuttavia, avrà ripercussioni dirette: un giro di vite per quanto riguarda le misure di sicurezza e un ritorno alla protezione delle guardie del corpo anche per Diana, che da qualche settimana celebra i riti della sua nuova vita indipendente circolando per Londra senza angeli custodi. Elisabetta. Nel 1981 fu anche lei presa di mira da una pistola carica a salve, impugnata da un giovane di 17 anni che disse d'averlo fatto per diventare «il teenager più famoso del mondo». La sovrana era a cavallo, per una cerimonia. Ma Elisabetta, ottima amazzone, riuscì a rimanere in sella mentre la polizia interveniva. Durante la stessa cerimonia, nel 1987, un uomo fu arrestato vicino al percorso reale: in tasca aveva una bomba lacrimogena. Anna. La sorella di Carlo sfuggì miracolosamente, nel marzo 1974, a un tentativo di rapimento avvenuto sul Mail, il vialone davanti a Buckingham Palace. Era in auto, con il capitano Mark Phillips a cui era sposata da poco, quando un uomo aprì il fuoco. Ian Ball sparò sei colpi di pistola, ferendo la guardia del corpo della principessa, l'autista, un altro poliziotto e un passante. Fu arrestato; ma da allora il servizio di sicurezza attorno ai reali è stato intensificato. Lord Mountbatten. Lo zio del principe Filippo fu ucciso nell'agosto 1979 a Mullaghmore, un paesino irlandese dove trascorreva le vacanze con la famiglia a bordo del suo yacht. L'Ira collocò una bomba sull'imbarcazione. Con Mountbatten morirono il nipote Nicholas, di 14 anni, e un giovane membro dell'equipaggio. L'episodio fece dare un secondo giro di vite all'apparato di sicurezza della famiglia reale. Ma non sempre è servito. [f. gal.)