«Non voglio il figlio di un padre-padrone» il racconto di D: «così Francesco mi ha ricattata»

le ragioni della ragazza Torino, al fidanzato che ha denunciato il caso: «Dice di amarmi, ma pensa solo a se stesso» «Non voglio il figlio di un padre-padrone» // racconto di D. : «Così Francesco mi ha ricattata» le ragioni della ragazza CTORINO I vuole coraggio, mentre stai fuggendo da un amore che ti ha tradita, dalla curiosità e dal giudizio della gente, per riuscire a fermarti e decidere di parlare con un giornale che per due giorni ha tenuto la tua storia in prima pagina. Ci vuole coraggio per voltarsi indietro e rivederla tutta, la tua storia. D. l'ha fatto ieri sera. Un respiro lungo, come per mettersi dentro ancora un po' di forza: «Eccomi, sono D.». Eccola D.: ventitré anni, di Giaveno, ex fidanzata di Francesco Gennaro. Da quel ragazzo che ha amato aspetta un bambino. Lei vuole abortire, lui ha chiesto al Papa e al Presidente della Repubblica di fermarla. L'altra sera, dopo averlo sentito parlare su tutti i tg, lei lo ha chiamato per l'ultima volta: «Non cambio idea e non ti voglio vedere mai più». Alle due di notte ha lasciato la sua casa, il suo paese. Ora D. vive nascosta. Come stai? «Non sto bene. Quello che è successo si rispecchia anche nella mia salute». Perché hai deciso di parlare? «Perché sento addosso una storia più grande di me. La racconto perché è diventata un "caso", una storia che va al di là della mia sofferenza. Ho deciso di parlare con voi perché alla "Stampa" devo dire grazie. Non avete fatto il mio nome, non avete pubblicato la mia fotografia». Hai letto l'intervista a Francesco pubblicata ieri su questo giornale? «Sì, l'ho letta. Francesco non ha detto tutta la verità. Quello che mi ha fatto, non lo ha fatto per amore». Qual è, allora, la verità? «Lui dice che i suoi genitori erano pronti ad accogliere il bambino. Non è vero. I suoi erano d'accordo con me, avevano capito la mia scelta di abortire. Io avevo parlato con la mamma: mi aveva detto che suo figlio li trattava come burattini». Tu dici che nel suo comportamento non c'è amore. Perché allora ha scritto a Scalfaro e al Papa, chiedendo loro di intervenire? «Non per amore. Lui l'amore non sa nemmeno che cos'è. Lo ha fatto perché è un esibizionista. Voleva farsi pubblicità, e fare pubblicità al Movimento per la vita. Quando ha deciso di mettere in piazza la nostra storia, mi ha fatto l'ultima violenza». Di che violenze parli? «Violenze psicologiche. E violenze sessuali». Violenze sessuali? Ti rendi conto della gravità di queste parole? «Sì, non mi permetterei mai di lanciare accuse false proprio in questo momento. Non cerco vendetta. E' una parola che non conosco. Ma è violenza anche costringere una donna a far l'amore, quando lei non vuole. Non voglio scendere nei particolari, ma una cosa ve la posso dire. E ve la dico perché continuo a pensarci e perché mi ha fatto capire tante cose: Francesco mi costringeva a fare l'amore con lui anche dopo che gli avevo detto che aspettavo un bambino, e che non lo volevo». Ma tu lo hai amato? «Sì, io gli ho voluto bene. Purtroppo. Non pensavo potesse arrivare a tanto. Mi fa star male il fatto che non ha rispettato la mia dignità. Ha reso pubblica una storia privata che avremmo dovuto cercare di risolvere soltanto io e lui. Ho sempre creduto che le coppie debbano fare così. Adesso ho capito che io e lui non eravamo neppure una coppia». Che tipo è, Francesco? «E' una persona che ama soltanto se stesso. E' profondamente egoista. Io penso che non sia capace neppure di amare suo figlio». E' sempre stato così, anche agli inizi del vostro rapporto? «Sì, è sempre stato esasperato. Non ha mai accettato le idee degli altri. Gli dava fastidio non essere sempre al centro dell'attenzione. Abbiamo litigato spesso per questo motivo. Come potevo dare fiducia a una persona così? Come posso pensare di dare un figlio a un padre che non sarebbe un padre, ma un padrone? Perché lui vuole vincere; è quello che mi dà più fastidio». Ma ha scritto davvero lui la lettera al Papa e a Scalfaro? «Sì, questo sì. L'ha scritta lui. Ha messo anche il mio nome e il mio cognome e il mio numero di telefono, credendo che io potessi fare pena a qualcuno. Che qualcuno mi cercasse, mi telefonasse, mi offrisse aiuto. Ma io non voglio far pena a nessuno». Te l'ha fatta leggere quella lettera? «No, mi ha informata soltanto dopo. E mi ha detto: "L'ho fatto per il tuo bene"». Ma tu credi che, poi, sia stato manovrato da qualcuno? «Non lo so, non mi permetto di pensarlo. Ma un sospetto ce l'ho. Il gesto di Francesco poteva dare un po' di fuoco alle posizioni del Movimento per la vita». Lui aveva da tempo contatti con il Movimento? «No, assolutamente. Io ho saputo di essere incinta il tre gennaio. Qualche giorno ha visto un cartello attaccato a una porta. C'ero anch'io. Stavamo discutendo della mia gravidanza. Siamo entrati in quel posto, abbiamo parlato con una donna...». E lì vi hanno fatto vedere il film che mostra un aborto in diretta? «No. Io non ho voluto vederlo. Hanno dato a lui la video-cassetta». E poi? «Ve l'ho detto: io non volevo vederlo, quel film. Lui mi ha imposto di vederlo. Mi ha ricattata». In che modo? «Mi ha gridato: "devi guardarlo con me, altrimenti dico tutto ai tuoi genitori"». E tu? «Io, allora, ho dovuto guardare quel film. Come sono stata co¬ stretta anche ad andare con lui da un prete esorcista. Ma io ho un bambino dentro di me, non il diavolo. Eppure ho dovuto subire tutte le sue violenze. Sono state settimane di ricatti, mi sono sentita plagiata». Avevi paura? «Sì, avevo paura delle sue reazioni. Ogni tanto Francesco andava via di testa. Durante le nostre discussioni, durante i nostri litigi, mi è capitato molte volte di scoppiare a piangere. Poi, magari, lui si accorgeva di avere sbagliato e mi chiedeva scusa; ma qualche ora dopo o il giorno successivo tornava a essere una furia». Nell'intervista al nostro giornale Francesco ha ripe¬ tuto più volte che ti ama. Lo diceva anche a te? «Certo, questo sì. Continuava a giurare che mi amava. E ogni volta io gli dicevo: allora dimostramelo». Però vi eravate lasciati. «Lui mi aveva lasciato, senza nemmeno dirmi perché». Tu sapevi che aveva un'altra storia, un'altra donna? «L'ho saputo dopo. Me l'hanno detto». Chi? «Sua sorella». Quanto è durata la vostra rottura? «Da fine maggio a fine novembre dell'anno scorso. In quei mesi non l'ho mai visto, non l'ho mai sentito, non mi ha scritto, non gli ho scritto». Francesco ha raccontato che un giorno una tua amica gli ha telefonato dicendogli: «C'è qui una ragazza che ha bisogno delle tue coccole». E' andata davvero così? «No, non è vero. Quello è successo quando ci siamo conosciuti, quando ci siamo messi assieme la prima volta. In realtà, a novembre, ci siamo rivisti ad una festa al collegio». E siete tornati assieme. Eri contenta? «Non lo so, non so esattamente che cosa provavo. Avevo molti dubbi, ero insicura. Ma lui insisteva: "dimostrerò che sono capace di amarti". Francesco non voleva perdermi, ha fatto tutto questo perché non voleva rinunciare a me. C'è una cosa tremenda che in queste ore continua a rimbalzarmi in testa. Un sospetto, un sospetto atroce. Il sospetto che lui mi abbia messa incinta volontariamente, per non perdermi». Hai proprio deciso, non avrai il bambino? «Io voglio spiegarvi una cosa. Voglio dire alla gente una cosa che la gente non sa. Non è che io non voglio questo bambino, è che non posso averlo, non perché non voglio essere madre, ma perché non potrei mai mettere al mondo un figlio con un padre che è un padrone. Perché la violenza che lui ha fatto su di me la farebbe anche verso suo figlio». Scusa, non credi di essere troppo dura nei confronti di Francesco? Quel ragazzo è stato criticato da molti, è stato messo in croce. «Le persone che dicono che dovrei mettere al mondo questo figlio e darlo al padre non conoscono la storia di noi due. Io adesso ve la sto raccontando. Con quale coraggio potrei dare alla luce un figlio e consegnarlo a una persona del genere?». Hai mai pensato di tenere il bambino soltanto per te? «Sarebbe impossibile. Ci ho pensato molte volte, ma sarebbe impossibile. Lui non me lo permetterebbe mai, non mi darebbe tregua, mi perseguiterebbe». Ma tu lo vuoi ancora vedere, Francesco? «No». L'altro giorno lo hai chiamato. Consideri quella telefonata la chiusura della vostra storia? «Sì». Scusa, ma tu sapevi che Francesco era cattolico? «Lui non era mai stato cattolico. Non ha nemmeno fatto la cresima. Lo dice lui che si è convertito due settimane fa. C'è stata la metamorfosi. Ha cominciato anche a andare in chiesa. Ma una persona che si converte accetta anche che sia fatta la volontà di Dio. Lui, invece, non vuole la volontà di Dio; lui vuole che sia fatta la volontà di Francesco Gennaro. E basta. Perché, secondo lui, Francesco Gennaro schiocca le dita e arriva il miracolo». Senti, ora abortirai? «Cercate di capire. Io ho deciso di parlare con voi proprio perché questa storia non è soltanto mia, ma chiama in causa molte donne italiane, può servire a altre donne. Io non voglio discutere sulla legge dell'aborto. Voglio solo ricordare a tutti quelli che sono i diritti di una donna. Il diritto di una donna a non essere "presa" da un uomo, a non essere usata dagli uomini, a non essere strumentalizzata dai mass media. Con il cuore io non dico no a questa gravidanza. Ma la gente deve capire che se una donna decide di non avere un figlio è perché può avere dei buoni motivi». Quindi tu abortirai? «Sì, ma non perché lo ritengo un mio diritto. Lo farò perché purtroppo, adesso, è diventata una costrizione». Tu vuoi dire, dunque, anche allo donne che ti leggono che ci hai pensato molto? «Sì, ci ho pensato molto. Ci penso moltissimo anche adesso. Non è una decisione che si prende a cuor leggero». Tu sei cattolica? «Sì, io sono cattolica per davvero. E per questo sto anche peggio. Ma le circostanze mi impediscono di avere questo bambino. E poi non posso mettere al mondo un figlio che sia schiavizzato dal padre». Hai paura che il clamore continui, di essere inseguita da fotografi e giornalisti? «Ho molta paura. Voglio pregare tutti di lasciarmi in pace. Di lasciarmi con il mio tormento. Chiedo soltanto questo». C'è qualcosa che ancora vorresti dire a Francesco? «Sì, una cosa ce l'ho. La vado a prendere in fondo al mio cuore. Francesco, diventa grande, cerca di capire che al mondo non esisti soltanto tu. Impara a amare davvero». Dario C resto-Dina Brunella Giovara «Non posso averlo da sola 8 Non me lo permetterebbe | Continuerebbe a perseguitarmi» «Sono stata vittima M delle sue violenze é Non ha mai rispettato 9 la mia volontà» «Francesco non ha agito perché mi vuole bene Ha scritto al Papa per farsi pubblicità» «Mi costringeva a fare l'amore | anche quando I io non volevo» 8 | •MESE* Mé9IP | I Sopra, Francesco Gennaro con il padre. Sotto, il convitto in cui il giovane vive Sopra, studenti del Politecnico commentano la vicenda. Sotto l'ospedale Sant'Anna

Persone citate: Brunella Giovara, Francesco Gennaro, Scalfaro

Luoghi citati: Giaveno, Torino