Toro all'ultimo respiro decide Venturin

COPPA ITALIA I granata approdano in semifinale: battuto il Piacenza in extremis dopo una dura battaglia Toro all'ultimo respiro, decide Venturin Bene il tandem Francescoli-Carbone TORINO. All'ultimo respiro. Il Toro ha battuto il Piacenza, con un gol di Venturin al 93' dopo il botta e risposta tra Sinigaglia e Piovani, ed è semifinalista di Coppa Italia. In febbraio affronterà la vincente tra Ancona e Venezia. Una meritata e sudatissima qualificazione, con una mezza rissa finale di Gregucci e Annoni contro Ferrante e Iacobelli, per il nervosismo che il mediocre arbitro Quartuccio, coadiuvato da mediocri guardalinee, non aveva saputo frenare. Si è giocato in uno stadio quasi deserto. Neppure i prezzi stracciati hanno invogliato i tifosi a venire al Delle Alpi. Poche migliaia di fedelissimi nella curva Maratona bastavano, comunque, per dare la carica ad un Toro spuntato, privo del suo bomber Silenzi bloccato da un ematoma alla schiena (che però non dovrebbe impedirgli di essere disponibile in campionato a Udine, dove è previsto anche il rientro di Galli). Mondonico, come all'andata, presentava il tandem fantasia Francescoli-Carbone. E da una loro brillante combinazione nasceva il primo grosso pericolo per il Piacenza (5'). Francescoli serviva un pallone d'oro a Carbone che penetrava in area ma si faceva respingere da Gandini il destro forte, anche se non troppo angolato. Dopo un contropiede di Iacobelli, con cross intercettato da Pastine, il Torino sbloccava il risultato al 18', sugli sviluppi di un calcio di punizione concesso per fallo di Di Cintio su Carbone. La botta di Francescoli non era trattenuta da Gandini e Sinigaglia insaccava. Pur essendo obbligati dal 2-2 del primo round a cercare il gol, gli emiliani preferivano agire di rimessa. Cagni aveva schierato una sola punta, Ferrante. Piovani era rimasto stranamente in panchina e solo sull' 1 -0 il tecnico decideva di inserirlo al posto di Brioschi (26'). Una mossa azzeccata, anche se un po' tardiva, che fruttava il pareggio del JPP della Padania allo scadere del primo tempo. Erano sempre i granata padroni della situazione, grazie alla buona vena di Francescoli, alla freschezza di un Jarni in ottima forma e all'intelligenza di Fusi, ma non concretizzavano la loro superiorità territoriale. Alla mezz'ora il croato, ben lanciato da Mussi, offriva il secondo assist-gol a Carbone. Il pallone ca- pitava però sul sinistro di Maradonino, il suo piede meno sensibile, e il granata ciccava. Ancora Jarni, su invito di Fusi, coglieva l'esterno della rete. Un colpo al polpaccio su intervento di Polonia metteva fuori gioco Sinigaglia, che al 40' lasciava il posto a Sergio. Mondonico riproponeva così la formula dei due cursori di fascia, che a causa della lunga assenza di Jarni aveva potuto utilizzare poche volte. Al 41' il segnalinee Ramaglia si rendeva protagonista di un errore tecnico, sbandierando un fuorigioco su rimessa laterale. Poi chiedeva scusa. In pieno recupero, il Piacenza andava a bersaglio conferman¬ dosi squadra irriducibile, contro la quale è vietato rilassarsi. Un veloce capovolgimento di fronte coglieva di sorpresa la difesa granata e Piovani, sul perfetto cross di Ferrante, scavalcava Pastine con un delizioso pallonetto. Un tocco beffardo per il giovane portiere, sino a quel momento impeccabile. Durante l'intervallo, Fortunato accusava le conseguenze di una botta e Mondonico mandava in campo Cois. Anche il Piacenza, in apertura di ripresa, effettuava il secondo cambio, con Chiti per Di Cintio, sanguinante al volto dopo uno scontro. Gli ospiti si facevano più aggressivi. Suppa, dopo un contrasto in area con Mussi, invocava il rigore ma l'arbitro giustamente sorvolava. La partita s'incarogniva, con qualche colpo proibito di troppo che l'ineffabile Quartuccio avrebbe dovuto stroncare. Invece l'arbitro ammoniva per proteste Carbone, il più tartassato, e richiamava Mondonico, che gli manifestava, urlando, il proprio disappunto. Incredibile ma vero, in barba a Casarin. Nel finale il Piacenza faceva tremare il Torino con un incornata di Lucci a fil di palo. Ma era poi Venturin, su bella azione impostata da Carbone e rifinita da Francescoli, a piazzare il ko. Bruno Bernardi COPPA ITALIA 2-1 Torino: Pastine; Annoni, Jarni; D. Fortunato (46' Cois), Gregucci, Fusi; Mussi, Sinigaglia (40' Sergio), Francescoli, Carbone, Venturin. Ali. Mondonico. Piacenza: Gandini; Di Cintio (47' Chiti), Polonia; Suppa, Maccoppi, Lucci; Turrini, Brioschi (26' Piovani), Ferrante, Moretti, Iacobelli. Ali. Cagni. Arbitro: Quartuccio. Reti: 18' Sinigaglia, 45' Piovani, 93' Venturin. Ammoniti: 22' Di Cintio, 53' Annoni, 66' Carbone, 84' Cois, 91' Sergio. Spettatori: paganti 6886, incasso 72.200.000 lire. In semifinale il Torino affronterà la vincente di Ancona-Venezia. L'altra semifinale vedrà di fronte le vincenti di ParmaFoggia e Inter-Sampdoria. Venturin, al 93', mette a segno la rete che porta il Toro alla vittoria e in semifinale Randazzo (a sinistra) lancia un appello per salvare il Torino; a lato, Goveani