Carlo Verdone cattivo presentatore

Carlo Verdone cattivo presentatore Il video del dolore, i casi umani e il cinismo: Asia Argento è una ragazza paralitica Carlo Verdone cattivo presentatore // nuovo film dell'attore-regista parla di tv ROMA. Lui è un conduttore di programmi tv alla perenne ricerca del caso umano doloroso, lei è ima ragazza che ha perso l'uso delle gambe in un incidente automobilistico. Lui è Carlo Verdone, lei è Asia Argento. Nella realtà due persone assai lontane: ma il cinema non è realtà e proprio su quest'incontro impossibile Carlo Verdone e la sceneggiatrice Francesca Marciano hanno costruito «Perdiamoci di vista», commedia anomala sulla difficoltà di essere normali. Il film è stato presentato ieri in anteprima a Roma, dal solito ansiosissimo Verdone che fumava una sigaretta dietro l'altra e da una lievissima Asia Argento che s'è meritata un applauso personale. Con loro anche Osanna Brugnoli, una bellissima paralitica, che ha fornito la sua consulenza. Si immaginava un film sulla tv spazzatura, invece è una storia sulla dignità umana negata agli handicappati. «Quando giravo avevo l'impressio- ne di avere scritto un film in due parti, una sulla tv spazzatura e l'altra sulla malattia inguaribile. Poi al montaggio mi sono accorto che il rapporto tra lui che ha le gambe per camminare e lei che non le ha più, aveva preso il sopravvento sul resto. La storia m'è venuta in mente vedendo a «Mixer)) il caso di un ragazzo italiano paralizzato che era guarito dopo un lungo soggiorno a Mosca in un ospedale specializzato». Il programma del suo condut¬ tore tv si chiama "Terrazza italiana" ma somiglia molto alla piazza di «Fatti vostri»: per li suo personaggio lei ha guardato più a Castagna o a Frizzi, a Magalli o a Funari? «Ho creato un cocktail tra tutti quelli che compaiono in video». Come le è venuto in mente di far ridere su una disgrazia? «Io so fare solo commedie. E' il mio stile. Certo in questo caso c'è voluto molto coraggio e una attenta ricerca del tono giusto in bilico tra il miele e la lacrima». Cavarti con i sordomuti, Kieslowski con gli incidenti d'auto, Soldini con gli zingari, molti oggi nel cinema affrontano il tema della diversità, correndo addirittura il rischio di far film edificanti: perché? «Ho l'impressione che in questo momento in Italia certamente c'è un gran bisogno di pulizia e di verità. Per salvarci da una sensazione di nausea ci rifugiamo anche nella bontà». [si. ro.J Carlo Verdone regista e protagonista con Asia Argento del film «Perdiamoci di vista», dedicato alla «tv del dolore»

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