Miroglio corre per la Lega di Giuseppina Fiori

Miraglio corre per la Lega Miraglio corre per la Lega L'imprenditore tessile di Alba «Mi impegno per un'Italia nuova» ALBA. L'industriale tessile Franco Miraglio di Alba, 69 anni, amministratore delegato del gruppo omonimo (oltre 6 mila dipendenti in Italia e all'estero) ha annunciato ieri la sua disponibilità a candidarsi nella liste della Lega Nord, nel collegio Alba Bra, per l'elezione alla Camera dei deputati. Sulla via della politica, dopo Berlusconi, un altro imprenditore di grosso calibro è stato «folgorato» dalla sfida del 27 marzo. L'industriale albese, cavaliere del lavoro dal 1983, ha detto: «Come cittadino e imprenditore, sento la necessità di dare in questo momento delicato e decisivo, il mio contributo, per contrastare lo statalismo che tanti danni ha causato al Paese, e per entrare in una II Repubblica autenticamente "nuova" a favore di una liberaldemocrazia efficiente e pulita. La mia candidatura deve comunque ancora essere accettata». Ha ribadito di non aver avuto nessuna sollecitazione dal Carroccio per candidarsi. Sulla scelta ha influito l'esempio del cavalier Berlusconi? «Assolutamente no. E' una esigenza che sento profondamente, quella di impegnarmi, pur non avendo mai fatto politica in passato. Credo che occorra lavorare affinché l'Italia non diventi il fanalino di coda dei Paesi europei. Metto a disposizione la mia esperienza di industriale». Miraglio si dice favorevole al¬ l'alleanza con Segni. «Se sarà confermata possiamo quasi ritenere di avere la vittoria in tasca». Cosa pensa di Berlusconi in politica? «Sono fatti che riguardano solo lui. Personalmente credo che possa far politica, così come è consentito a tutti di impegnarsi». E cosa dicono alla Lega? «E' una buona notizia - commenta Bossi -. Se dovessi rispondere io, direi di sì, ma sarà il consiglio federale che dovrà esaminare la candidatura e decidere. Non mi stupisce che gli imprenditori scelgano la Lega per le garanzie di libertà e di chiarezza che offre. Non si può essere statalisti per le istituzioni e poi diventare liberisti per l'economia. O si è dalla parte della libertà di mercato e delle istituzioni o si è per uno Stato interventista». Anche Domenico Cornino, presidente delle Lega Nord Piemonte, deputato, apprezza la candidatura: «E' un personaggio di prestigio». Il Gruppo industriale, leader nel settore tessile e abbigliamento, ha 6450 dipendenti, una quarantina di stabilimenti in Provincia di Cuneo, in Basilicata, Abruzzo, Spagna, Tunisia, Germania, Francia, Grecia e Egitto. Nonostante la crisi nel '93 ha avuto un fatturato di 1320 miliardi (+12% rispetto al '92) con un utile netto di 90 miliardi. Giuseppina Fiori

Persone citate: Berlusconi, Domenico Cornino, Franco Miraglio, Miraglio