La Lombardia «über alles »

La Lombardia «ùber alles La Lombardia «ùber alles » E' tra le regioni più ricche d'Europa BRITTAN «Omaggio all'Italia» L'Italia non deve restare fanalino di coda della Unione monetaria europea, dovrà invece essere membro a pieno titolo di un'Europa integrata. Le parole di incoraggiamento sono state espresse oggi dal commissario dell'Unione, Sir Leon Brittan, nel corso di una conferenza stampa organizzata con il ministro del Commercio Estero, Paolo Baratta, dal tema «Dopo l'Uruguay Round». «Non posso non rendere omaggio - ha detto Brittan a Roma - al coraggio che ha avuto l'Italia, in tempi di recessione, a intraprendere il cammino del rigore. E nel proseguire in questo senso vedo che c'è una linea unitaria di tutti i partiti politici». ROMA. Paperone vive in Italia. Precisamente in Lombardia, Val d'Aosta, Emilia e Romagna. O almeno ci viveva, fino al 1991... Secondo l'Istituto Europeo di Statistica (Ue), che ha pubblicato ieri i dati relativi al '91, queste regioni, con un reddito medio prò capite superiore a 20 mila Ecu (pari a circa 40 milioni di lire), sono tra le più ricche d'Europa. E non è tutto. La Lombardia, con una percentuale di gran lunga superiore alla media europea (139%) tallona le regioni più ricche della Germania. Il rovescio della medaglia? «Si è accentuato il contrasto tra Nord e Sud». Infatti lo scettro della povertà va alla Basilicata (67% al di sotto della media comunitaria) e alla Calabria (59%). La Germania rallenta, dunque. Sta pagando il prezzo dell'unificazione: e l'inclusione dei più poveri laender dell'Ex Rdt ha fatto calare del 3% il reddito prò capite medio europeo. Dai dati per il '91 dell'Eurostat, calcolati a parità di potere d'acquisto, emergono grandi divergenze tra i Paesi dell'U¬ nione. In coda la Grecia, dove a livello nazionale si raggiunge appena il 49% della media comunitaria. Seguono il Portogallo (60%) e l'Irlanda (72%). Spagna (80%) e Regno Unito (98%) sono al di sotto della media dell'Ue pari a 100 mentre al di sopra si piazzano i Paesi «più ricchi». Primo fra tutti Lussemburgo (131%), seguito da Francia (115%), Danimarca (111%), Belgio (108%), Italia e Germania (106%) e Paesi Bassi (104%). E' comunque al livello di regione che si manifestano le maggiori disparità tra i redditi degli europei. Più del 10% delle regioni d'Europa superano il 125% della media Cee, con punte elevate per le regioni tedesche di Amburgo (209%), Darmstadt (173%), Brema (159%) e Oberbayern (155%) mentre in Francia l'Ile de France fa registrare una punta del 172%. Lo stesso vale per la Greater London in Gran Bretagna con un potere d'acquisto del 148%. Le punte più basse sono nei laender tedeschi dell'Ex Rdt (che hanno toccato il minimo «storico» del 30%, alla stregua delle regioni più depresse di Grecia e Portogallo). [a. vig.]