Studenti per mano contro il preside

Potenza, centinaia di ragazzi alla manifestazione di solidarietà ai fidanzatini sospesi da scuola Potenza, centinaia di ragazzi alla manifestazione di solidarietà ai fidanzatini sospesi da scuola Studenti per mano, contro il preside Le famiglie ricorrono, interviene anche il ministero POTENZA. I fidanzatini di Potenza, sospesi da scuola per amore, non demordono. Maurizio e Manuela, 18 e 17 anni, entrambi della IV B, erano ieri mattina di nuovo mano nella mano davanti al poitone del loro istituto tecnico commerciale Leonardo da Vinci: lo stesso atteggiamento costato tre giorni di sospensione a lui e due a lei perché poco consono all'ambiente, a giudizio insindacabile del preside, Riccardo Latella, 56 anni, padre di quattro figli. La ragazza era al primo ritorno a scuola dopo la punizione scontata regolarmente. I fidanzatini erano piuttosto impacciati, ma ormai compresi nel ruolo pubblico guadagnato con questa storia. C'erano decine di giornalisti e fotografi, genitori di studenti che hanno seguito da vicino la vicenda, tanti curiosi, professori e bidelli, non tutti schierati dalla parte dei ragazzi. Ma in compenso stavolta Maurizio e Manuela non erano i soli a tenersi per mano davanti alla scuola che riapriva i battenti dopo un weekend vissuto in prima pagina sulla stampa nazionale, sorpresa e divertita per la paradossalità del caso di Potenza. Intorno a loro, centinaia di compagni erano nello stesso atteggiamento, e idealmente erano lì tutti gli studenti di Potenza, alcuni dei quali hanno manifestato allo stesso modo davanti alla propria scuola. Al suono della campanella, i fidanzati sospesi si sono messi alla testa di un corteo di coppie, ognuna rigorosamente mano nella mano, e sono saliti per le scale dell'istituto, inseguiti da flash di fotografi e luci di quarzi di televisioni: poi ognuno ha raggiunto l'aula di appartenenza. E' stato questo il gesto di solidarietà di tutti i compagni di scuola per i due ragazzi puniti, ma è stato anche un atto aperto di sfida al preside che aveva visto nel gesto affettuoso di Maurizio e Manuela un atteggiamento da «night club». Ma ieri il preside Latella non era sul portone ad attendere i suoi studenti; sapeva della protesta - ampiamente pubblicizzata -, della disubbidienza di massa che si preparava, e del plotone di fotografi e cameramen che sarebbero giunti da ogni parte d'Italia per riprendere la scena scandalo¬ sa. La stessa punita solo la settimana prima con atto d'imperio, e ora esibita grazie alla forza dei numeri e il sostegno dell'opinione pubblica. Del preside nessuna traccia nemmeno dopo l'ingresso in aula degli studenti. In segreteria dicono che è a casa ammalato, ma il telefono è sempre occupato. «Soffriva da qualche giorno» dice il segretario, che poi parla dei meriti del suo istituto, «ingiustamente trascinato in una polemica fuori luogo». Su queste posizioni si sono schierati anche alcuni professori e parte del corpo non docente, che attaccano i giornali per aver travisato, dicono, i fatti. Il Leonardo da Vinci di Potenza è da cinque anni un istituto sperimentale. «Conta oltre 850 studenti - racconta il segretario - gode di strumenti didattici invidiabili rispetto ad altre scuole, dai computer ai laboratori linguistici d'avanguardia». Ma gli studenti parlano di gestione rigida ed autoritaria. Il caso di Maurizio e Manuela sarebbe tuttavia passato inosservato se non avesse varcato - per iniziativa delle famiglie - i muri della scuola: i due avevano in un primo tempo accettato e perfino espiato la pena inflitta. Ora, diffusa la notizia, creato il caso, si sono invertite le parti. I genitori dei ragazzi puniti vogliono andare avanti, si sono rivolti al Tar, pretendono giustizia: se è vero che i fidanzatini non hanno fatto nulla di male, allora è giusto che venga annullata la pena. E tanto clamore non poteva lasciare indifferente il ministero: in serata è intervenuto il sottosegretario alla Pubblica Istruzione Giuseppe Matulli che ha trovato eccessiva la punizione ai due ragazzi «se i fatti sono quelli riportati». Il provveditore di Potenza ha disposto un'ispezione e già domani, proprio su richiesta ministeriale, dovrà inviare una prima relazione a Roma per ricostruire i fatti avvenuti nella scuola in questi giorni apparsa come la più «jurassica» d'Italia. Edmondo Soave Gli studenti di Potenza hanno sfilato mano nella mano per protesta contro II preside. Sopra, un bacio tra i due ragazzi che sono stati sospesi

Persone citate: Giuseppe Matulli, Latella, Leonardo Da Vinci, Riccardo Latella