Svetlana: padre ti riporterò a casa di Cesare Martinetti
Intervista-choc alla tv russa. «Lo amavo, viveva come uno studente povero» Intervista-choc alla tv russa. «Lo amavo, viveva come uno studente povero» Svettano; padre, ti riporterò a casa La figlia di Stalin: lo seppellirò in Georgia MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Svetlana Allilueva Stalina vuole riportare suo padre in Georgia: «Voglio seppellirlo a Gori e voglio portare lì anche la nonna. Ekaterina Gheorghevna è sepolta nel pantheon degli scrittori georgiani». E' riemersa così dalla polvere della storia e dalla crudezza del destino che spesso accompagna i figli dei grandi. La figlia più nota e controversa di Iosif Stalin è comparsa domenica sera sul video del primo canale delle televisione russa dopo anni di silenzio e di oblio. Un'intervista che l'ha restituita ad una dimensione concreta. Di lei si diceva che vivesse malata, instabile e intrattabile. A Londra ha accettato di parlare con la tivù russa. Svetlana Allilueva, che ora ha 68 anni, ha ricevuto una giornalista di Mosca solo dopo lunghe trattative. «Non dò interviste perché intorno al mio nome ci sono state troppe menzogne». Ha accettato ponendo un'unica - strana condizione: essere ripresa da una videocamera domestica e non da una telecamera professionale. Svetlana, che ora si chiama Lana Peters, era nella casa dove vive, da quel che sembrava in un sobborgo di Londra, casette basse, come la sua, a due piani. Era seduta ad una scrivania con una vecchia macchina per scrivere portatile di metallo nero. Alle spalle aveva una mensola con qualche libro. Camicetta chiara, gonna nera, un caschetto di capelli bianchi e coiti. La prima inquadratura l'ha mostrata con una foto di quando aveva 7-8 anni, le treccine bionde, sulla piazza Rossa, davanti al mausoleo. «Questo è il destino... Così è la storia che passa e colpisce gli uomini... questo era il mio fato, impossibile sfuggirgli». Un'altra foto la raffigura più grande, a 13-14 anni, con i capelli tagliati. «Ricordo di averla inviata a mio padre. E lui mi ha risposto: "Cosa hai fatto? Quanto sei brutta, non ti voglio vedere così". Mia madre mi tagliava sempre i capelli corti e a mio padre invece piacevano le trecce». Adesso sa ridere di quel ricordo: «Allora ho pianto tanto, sono stata disperata. Le zie mi dicevano: "Fai la pace con papà", ma io non volevo». Per Stalin, ha parole d'affetto: «Mio padre viveva come uno studente povero: aveva una stanza nella quale dormiva su un divano e lavorava ad un semplice tavolo... Anch'io ora vivo come uno studente. Più si diventa vecchi e meno bagagli ci si deve portare dietro. Ho capito che mi devo limitare a un paio di valigie per essere sempre pronta a... partire. Mi rimane la memoria, si vive di memoria». La videocamera inquadra una mensola dove c'è una foto di Nadezdha Allilueva, la seconda moglie di Stalin suicida al Cremlino nel 1932. Ha in braccio Vassilij, il fratello di Svetlana caduto in disgrazia dopo la morte del padre e deceduto misteriosa¬ mente, ucciso dall'alcol e dall'esilio. Svetlana guarda dall'altra parte: «Non ho bisogno di avere foto ricordo, i loro volti sono sempre impressi nei miei occhi». La televisione mostra l'ex appartamento di Stalin al Cremlino dove ora si trova una parte del cosiddetto «archivio presidenziale». Là - dice il commentatore - ci sono anche materiali che riguardano Svetlana: i resoconti degli agenti che la pedinavano, le sue lettere aperte e lette, documenti dell'onnipresente Kgb. Fu il servizio segreto sovietico a organizzare campagne per screditarla con le più incredibili menzogne quando sposò un indiano e lasciò l'Urss. Svetlana ora vuole seppellire suo padre: «Il cimitero di Gori è bellissimo, sulle montagne, c'è il fiume che scorre e l'aria limpida. Voglio portare là mia nonna e mio padre. Quando l'hanno messo nel mausoleo nessuno mi ha chiesto cosa ne pensavo. Ora hanno deciso di portarlo via e di nuovo non mi chiedono niente. Pensano che io non ci sia più. E invece io esisto». Cesare Martinetti «A quattordici anni litigai con lui e mi tagliai le trecce Mi sgridò: non ti voglio così brutta» CATASTROFE 'ECONOMIA DEFICIT DI BILANCIO Svetlana Allilueva Stalina vive in un sobborgo di Londra
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