Idioti non si nasce, ma si diventa facilmente

Idioti non si nasce, ma si diventa facilmente LETTERE AL GIORNALE IL LUNEDI' DI O.d.B» Idioti non si nasce, ma si diventa facilmente Questo lunedì, voglio presentare una campionatura dei dissensi di coloro che collaborano a questa rubrica. A volte, basterebbe contare sino a dieci o magari rileggere quanto indigna per rendersi conto che infiammarsi tanto è esagerato. Altre volte, però, l'indignazione :iuta a colpire il bersaglio. Cornin' .amo comunque con uno che se la ride con me. [o.d.b.] Truppa impazienza Egregie signor Del Buono, recentemente rubrìca su La Stampa (non ricordo la data E ha definito idioti dei ragazzoni che avrebl .o (si suppone senza prove) 'V ionna anziana perché indos¬ sante .. -cia Sqjjo spiacente, ma non conci lo _2«o suo atteggiamento «gratuite . a difesa di una perso¬ na che Ella ... :oi osce né sa se ha detto la venta (in m - ha peccato di razzismo •? solo perché anper liorjerienza (ho 54 variano totale) ■'• per lo t. i portati alla menzogna per i, lomm^ e ne ho avuto ampie test» mze quindi Ella ziana; Oltretui anni, sono anso che i vecci.. senza appello ha condannato quei ragazzetti (che non approvo se tutto questo fosse vero) sulla base di una sola testimonianza senza porre alcuna riserva a quanto raccontato dalla povera «vecchiarella»: bell'esempio di giustizia spicciola... Sergio Cianferoni, Torino Gentile signor Cianferoni, la mia risposta era di poche parole: «chiunque usi la violenza per me è un idiota, qualsiasi convinzione abbia e rispetti». Ho parlato solo dell'uso della violenza. Punto e basta. La sua lettera, comunque, è per me una novità. Di solito, ricevo sfuriate degli antianimalisti. E le assicuro che, sebbene stia per compiere i 71 anni, questa non è una bugia, come non è una bugia che sono animalista, vegetariano totale e mai violento [o.d.b.] Comportamento Gent. sig. Del Buono, il comportamento di Indro Montanelli nel suo dissidio con Berlusconi dimostra che egli ha ancora una robusta spina dorsale, meglio di quando consigliava «Turatevi il naso, ma votate de», classico esempio di bivalenza; malgrado l'apparente anticonformismo, teniamoci col diavolo e con l'acqua santa: non si sa mai! tuttavia non possiamo dimenticare che anni fa Mussolini definì un cretino Ferruccio Pani, volendo significare la serietà di Pani, alieno dagli intrallazzi della politica: e qui mi viene spontaneo asserire che, se l'Italia avesse qualche milione di cretini come Pani in più e qualche milione di furbi come Montanelli in meno, potrebbe veramente essere una grande NazioneGiovanni Cardello, Asti Gentile signor Cardello, la sua ipotesi è invogliarne ma assolutamente paradossale. Infatti, alla luce di quanto rivelano le varie Tangentopoli associate, l'Italia non potrebbe mai mettere insieme qualche milione di onesti e competenti. Quanto al qualche milione di Montanelli, è addirittura più inconcepibile. I Montanelli, infatti, sono rarissimi e non tollerano loro simili. Prosperano solo in splendida solitudine. Già al tempo in cui si esibivano in primo piano Montanelli e Malaparte, ce n'era uno di troppo. [o.d.b.] Come l'ulivo Egregio sig. Del Buono, sono un agricoltore ligure, e coltivo l'ulivo. Mi consenta di illustrarle un paragone che mi è venuto in mente tra il nostro Paese e l'albero d'ulivo. L'uiivo è longevo; può vivere per secoli, e neppure il fuoco lo può uccidere. Quando però per lungo tempo non viene curato, soprattutto potato, diventa disordinato, improduttivo, e, per recuperarlo, spesso non resta altro da fare che il tagliarlo rasoterra, aspettare che getti il nuovo e poi, però, quel nuovo seguirlo e potarlo ogni anno, Anche l'Italia va tagliata rasoterra. Sappiamo ormai per certo della corruzione imperante a livello politico, aspettiamo di sapere quando, come ha detto il giudice Ghitti, comincerà la caccia ai burocrati e sappiamo tutti che i carnieri saranno molto ricchi. Tagliamo, dunque, e aspettiamo il nuovo; perderemo qualche raccolto, ma poi avremo un Paese sano, moderno e nuovo. A patto che facciamo le potature. Lo strumento per potare, in un Paese democratico, dev'essere il Codice Penale, che a me sembra riformato recentemente dai politici proprio in previsione di qualche futura Tangentopoli, anche se qualcosa di così grosso non credo potessero immagi¬ narselo. Noi non viviamo in un Paese dove la disonestà è fatto eccezionale. Dalla politica alla strada, di ladri ce ne sono troppi. Non possiamo permetterci un Codice Penale che permetta a una persona di essere arrestata per ben tre volte nello stesso giorno per furto d'auto, come non possiamo permetterci di vedere che gente che ha ricevuto decine di avvisi di garanzia se ne vada a spasso a fare la vittima, non è decoroso e costa troppo caro al cittadino onesto... Stefano Musso, Diano Marina (Im) La sua lettera è molto bella, gentile signor Musso, ma credo che tra l'ulivo e un italiano medio ci sia una bella differenza. Bella e brutta? Lasciamo stare. E' già un dramma ammettere che sia da riformare il nuovo Codice Penale creato per riformare il vecchio Codice Penale e appena, e neppure completamente, cominciato ad applicare, [o.d.b.] I congiuntivi Gent. sig. Del Buono, ho assistito ad un'intervista in televisione del «filosofo» prof. Buttiglione. Al di là delle fumisterie politi- che che ho stentato alquanto a seguire, ho notato che il prof. Buttiglione ripeteva spesso espressioni del genere: «lo credo, io penso, mi sembra» seguite dal verbo al presente. Cioè, «lo credo che c'è... lo penso che esiste... Mi sembra che si può...». La cosa mi ha sorpreso perché a suo tempo mi è stato insegnato (in scuole statali, dunque non sospette di snobismo) che frasi del genere richiedono il congiuntivo. Cioè: «lo credo che ci sia... lo penso che esista... Mi sembra che si possa...». Ecco: dall'intervista ho faticosamente recepito che il prof. Buttiglione vorrebbe condurre la destra e la sinistra verso il centro. Ma come può «congiungere» queste realtà politiche se non conosce i congiuntivi? E, a monte, che professore è se non sa la grammatica? Angelo Giudici, Torino Gentile signor Giudici, le consiglierei di andar molto cauto con i congiuntivi. Anche un censore divertito e spietato degli errori d'italiano come Luciano Satta in Matita rossa e blu suggerisce di non considerare sempre il congiuntivo obbligatorio. I congiuntivi non necessari sono per lui quelli impiegati quando c'è certezza del fatto insieme con la convinzione. Chissà che il centro non possa andare a destra e a sinistra. [o.d.b.] Preghiera Egregio sig. Del Buono, vorremmo il silenzio sulla salute del sig. Giulio Andreotti: non c'interessa e non siamo preoccupati per niente. Sappiamo del resto che sarà certamente curato meglio di tante persone oneste che hanno lavorato una vita. Annamaria Lace Schellhaas, Biella Gentile signora, riferirò la sua preghiera al Direttore. [o.d.b.]

Luoghi citati: Diano Marina, Italia, Torino