«Così li ho visti morire» Un' alpinista: «mi sono salvata perchè sono finita sulle rocce» di A. P.

«Così li ho visti morire» «Così li ho visti morire» Un'alpinista: «Mi sono salvata perché sono finita sulle rocce» BERGAMO. «Ho sentito un boato. All'improvviso. Ho avuto come la sensazione di essere rimasta senza neve sotto gli sci. E poi sono stata inghiottita dalla massa di neve, non ho avuto neanche il tempo di pensare, di accorgermi di quello che mi stava succedendo». Ermanna Previtali ricorda la brutta avventura, una domenica di sole e di neve, una valanga all'improvviso c gli amici morti. «Io ho avuto la fortuna di non perdere mai conoscenza. E per tre volte sono finita nella caduta contro gli spuntoni di roccia. E anche questa è stata una fortuna, perché i contraccolpi mi hanno liberato di parte della neve. Mi sono ritrovata faccia al ciclo. Se fossi finita bocconi non sarei mai riuscita a liberarmi». Ermanna racconta senza fermarsi: «Mi sono resa conto che mi sarei salvata perché ho sentito gli amici gridare. La racchetta della mia amica Miriam Parisi era a pochi metri e era rimasta quasi completamente fuori dalla neve. In questo modo è stata un punto di ri- ferimento preciso per i soccorsi». E Miriam Parisi: «Ho temuto il peggio, ma ho cominciato a sperare quando ho visto gli elicotteri. Allora mi sono detta, siamo tutti salvi. Invece non è andata così». I soccorsi sono arrivati in fretta. Il primo a venire estratto è stato Alessandro Rudclli che era finito sotto un metro di neve: «Ci siamo arrivati con relativa rapidità, perché aveva in tasca il segnalatore acustico. Purtroppo era già morto per le ferite e per soffocamento». Anche Roberto Bresciani è stato estratto fra i primi, caricato su un elicottero per essere portato all'ospedale. Le lesioni non lasciavano speranze. E' spirato nel tragitto. Il gruppo di 15 alpinisti era costituito da gente esperta, non si può parlare di faciloneria e neppure di azzardo, ripetono i sopravvissuti. «Una tragica fatalità e non inesperienza, lo vogliamo dire forte anche per il doveroso rispetto degli amici che sono morti sotto quella montagna di neve». [a. p.]

Persone citate: Alessandro Rudclli, Parisi, Previtali, Roberto Bresciani

Luoghi citati: Bergamo