«Non ti conosco più» la vendetta della Frediani di M. Bo.

FREGOLI FREGOLI «Non ti conosco più»: la vendetta della Frediani C. è modo e modo di reagi" re a un tradimento. Quello scelto dalla protagonista di «Non ti conosco più», commedia di Aldo De Benedetti scritta nel 1932 e in scena dal 27 al 30 gennaio al Teatro Fregoli, si presenta quantomeno inconsueto e macchinoso, ma certo più efficace di tanti altri. Scoperto il proprio consorte in atteggiamento intimo con una segretaria, la signora in questione non ha il minimo dubbio: con tempestività amplifica ad arte gli effetti di un innegabile shock emotivo e finge di perdere la ragione. O meglio, assume una particolare forma di pazzia, che come prerogativa manifesta un' improvvisa e persistente incapacità di riconoscere il coniuge. Con apparente normalità l'uomo viene dunque trattato come un perfetto sconosciuto, un intruso che accampa diritti oltraggiosi, che si permette libertà inaccettabili. La finzione poi prende toni da vaudeville quando giunge in casa della coppia uno psichiatra cui il marito ha chiesto aiuto. La donna, senza esitazione alcuna, perfeziona la sua vendetta e finge di riconoscere nel medico il proprio consorte. Il gioco avrà fine soltanto quando lei, dopo aver scatenato nel marito fedifrago le dolorose fitte della gelosia, avrà ritenuto di essersi fatta sufficientemente giustizia. Lo spettacolo ha inaugurato la stagione '93-'94 del Teatro Bellini di Napoli ed è interpretato da Dalia Frediani, attrice napoletana che ha debuttato giovanissima nell'avanspettacolo e che da circa 10 anni lavora a fianco di Tato Russo. La regia è stata curata da Roman Viktiuk, le scene da Vladimir Boer, i costumi da Giusi Giustino, [m. bo.]

Persone citate: Aldo De Benedetti, Dalia Frediani, Frediani, Giusi Giustino, Roman Viktiuk, Tato Russo, Vladimir Boer

Luoghi citati: Napoli