Villa Regina un miliardo «0 la fontana o gli infissi» di Maurizio Lupo
Villa Regina, un miliardo «0 la fontana o gli infissi» Briciole di fondi Fio dopo le polemiche fra i progetti rivali di Stato e Provincia Villa Regina, un miliardo «0 la fontana o gli infissi» «Villa della Regina: è meglio restaurare la splendida fontana del Nettuno insieme con l'ardita scalinata che sale al retrostante Belvedere? 0 è più opportuno provvedere agli infissi, per salvare gli interni?». E' il dilemma che la Soprintendenza ai Beni architettonici deve sciogliere in questi giorni. Il ministero le ha raccomandato di mettere a frutto «il più in fretta possibile» un miliardo di lire, recuperato da finanziamenti Fio e destinato al restauro della reggia. In ogni caso i cantieri dovranno essere avviati presto, forse entro un mese. I progetti finora concordati con le imprese prevedono il restauro di fontana e scalinata. Ma alla Soprintendenza non dispiacerebbe una variante che consentisse di dare precedenza agli infissi. Perché la conservazione degli interni dipende dal risanamento di porte, finestre e lucernari. E perché il tempo, non solo quello atmosferico, continua a lavorare contro la salute della residenza. E tutti i piani per recuperare l'intero complesso? «Siamo ad un'impasse», dice Franco Ormezzano, direttore della Soprintendenza. «La Villa mi risulta ancora contesa dalla Provincia e dal ministero dei Beni Culturali. In casi simili per legge l'Intendenza di Finanza deve privilegiare il ministero nell'assegnare l'immobile». Rimarrebbe così congelato il progetto di restauro del parco già preparato e pagato dalla Provincia, che aveva messo da parte un altro paio di miliardi per le opere di recupero, valutate in tutto intorno ai 15-20 miliardi. La soprintendente ai Beni Artistici, Sandra Pinto, che ha reclamato la reggia a nome del ministero, poco prima di Natale era apparsa molto decisa e fiduciosa in merito ai piani di risanamento: «Partiremo a gennaio con il recupero degli infissi». Aveva fatto cenno a sponsor, per ora sempre nell'ombra, e aveva aggiunto: «Nel 1994 la nostra Soprintendenza avrà una dotazione di risorse terza per importanza dopo quelle assegnate a Roma e Firenze». «Ce lo auguriamo vivamente dice Ormezzano - ma per quanto riguarda i lavori murari della Villa ce ne occupiamo noi dei Beni architettonici. E per ora quel miliardo Fio è tutto ciò che ci risulta disponibile». E' ben poco per un gruppo monumentale che, per le sue stesse caratteristiche, è poco compatibile con interventi troppo frazionati, anche se inquadrati in un progetto complessivo. La Villa e il suo giardino sono uniti indissolubilmente da un impianto originario che obbedisce a un'unitaria e rigida impostazione classica. Si suppone l'abbia concepita su preesistenze rinascimentali l'architetto Ascanio Vittozzi, facendo riferimento alle propozioni e agli elementi che componevano gli antichi teatri romani, di cui la villa rappresenta la «scena», posta dinanzi al degradare della retrostante «orchestra», simulata dall'anfiteatro di 75 metri di raggio che incastona gran parte del giardino. Al vertice Amedeo di Castellamontc pose il Belvedere e la sua scalinata, quale punto di partenza di un «teatro d'acqua» che scendeva dalla collina fino al Ninfeo del Nettuno, dinanzi alla villa. Sotto il profilo idraulico Belvedere, scalinata e Ninfeo sono tutt'uno. In origine la Villa era alimentata da una fonte a monte, che concentrava il suo flusso in una fontana centrale sotto il Belvedere. Di qui a cascatelle l'acqua scendeva lungo i fianchi della gradinata che ancora oggi ospita la statua della Naiade. Poi il flusso veniva incanalato e raggiungeva una peschiera vicina a una grotta artificiale, rivestita di conchiglie. Qui, per mezzo di canali sotterranei, l'acqua, dopo aver dato vita a zampilli e vasche minori, finiva nella grande fontanavivaio di Nettuno, dinanzi alla Reggia. Basta un miliardo per recuperare quest'incanto? Maurizio Lupo La Soprintendenza dovrà scegliere «Non c'è altra lira» L'architetto Franco Ormezzano direttore della Soprintendenza ai Beni architettonici, responsabile delle opere di restauro della reggia e del parco circostante La statua della Naiade (In alto) e la fontana del Nettuno (a destra)
Persone citate: Ascanio Vittozzi, Franco Ormezzano, La Villa, Ormezzano, Sandra Pinto, Villa Regina
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