« Ma un arbitro disse no» di A. G.

« « Ma un arbitro disse no» Le confessioni della signora sulle lunghe nottate di coppa TORINO. «Uno degli arbitri, o forse era un guardalinee, ricordo bene che era di colore, non volle sapere di approfondire la nostra compagnia. Così sfumò l'appuntamento e non ricevemmo alcun compenso». La signora Adriana Riva - torinese di 48 anni con nuovo domicilio a Milano - ha raccontato anche la sua delusione al pm Alessandro Prunas, uno dei titolari dell'inchiesta sul Torino. Due ore di colloquio per ricostruire la natura, le forme e le condizioni economiche di quello specialissimo benefit per gli arbitri dei match internazionali dei granata di cui, nelle scorse settimane, avevano parlato ai magistrati l'ex presidente Borsano e l'ex segretario amministrativo Matta. La signora Adriana era già stata convocata una prima volta in procura: in quell'occasione non era stata di molte parole. Invece venerdì, partendo dal noto caso di Torino-Aek Atene, ottavi di finale di Coppa Uefa (11 dicembre 1991), ha rivelato parecchie cosucce. A cominciare dal suo referente nel Torino, il segretario di un ex dirigente: costui presentava lei e le sue amiche agli arbitri, poi provvedeva a pagar loro il disturbo. Sembra che gli «appuntamenti» siano stati quattro, compreso quello sfumato: per il rigore di una giacchetta nera? Contrariamente a quanto si era appreso venerdì, la signora avrebbe citato al magistrato anche il match al Delle Alpi fra il Torino e l'Ajax, andata della finale di Coppa Uefa, giocato il 29 aprile '92 e finito 2-2. Gli olandesi vinsero, poi, il doppio confronto, pareggiando in casa 0-0. Diamo questa notizia con il beneficio d'inventario: in questi giorni si sovrappongono più informazioni sugli stessi eventi. Sarà perché queste storie un po' si smarriscono nel ricordo di notti insonni. L'Uefa ha intanto fatto sapere di essere molto interessata agli sviluppi di questa indagine. [a. g.]

Persone citate: Adriana Riva, Alessandro Prunas, Borsano

Luoghi citati: Atene, Milano, Torino