Chimica

Chimica Chimica Nel'94 altri 6000 esuberi ROMA. Lievi segnali di ripresa nel settore chimico italiano per l'anno appena iniziato, ma non tali da scongiurare il pericolo di una perdita di nuovi posti di lavoro. Nel 1994 si prevede infatti un altro calo occupazionale del 3%, pari a circa 6000 addetti, come nel 1993. Anche a livello europeo la situazione rimane critica: i posti che si perderanno nel 1994 sono valutati in 55 mila, che, sommati a quelli dei tre anni precedenti, portano a circa 200 mila i posti cancellati dal 1991. Dai dati raccolti dalla Federchimica, a fine 1993 emerge una flessione produttiva del 2,2 per cento nella chimica italiana, una flessione in linea con quella generale europea di poco superiore al 2 per cento, ma che diventa più consistente (-3 per cento) se si include anche la pesante perdita produttiva del settore farmaceutico, che nel corso dell'anno appena concluso ha subito un ridimensionamento di oltre il 5 per cento.

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