Quegli scandali fra i banchi di Lidia Ravera
Quegli scandali fra i banchi Quegli scandali fra i banchi Dai baci in classe agli insulti a Foscolo GLI STUDENTI PUNITI SE fossero nati vent'anni più tardi, Rocco e Antonia, i due protagonisti del romanzo di Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice «Porci con le ali», sarebbero senz'altro stati sospesi. La morale, qualche volta, cammina all'indietro, e assume le sembianze d'un preside bacchettone che non ha letto Prévert e infligge una punizione esemplare a due allievi che escono da scuola tenendosi mano nella mano. Tre giorni al ragazzo, per natura cacciatore, due alla ragazza. Con una sola giornata di sospensione se l'erano cavata un anno fa due diciassettenni di Torino, allievi dell'istituto professionale per la pubbli- cita, sorpresi a scambiarsi un bacio in classe: il consiglio d'istituto che modernamente ha appena approvato l'introduzione di corsi di educazione sessuale non cede di fronte alle proteste dei due giovani, e tra l'altro studiosi, allievi. «Il loro gesto ha creato del disagio», spiega il preside per motivare la sospensione. A chi? «Non certo a noi», assicurano i compagni di classe dei due piccioncini. «Crea disagio» anche il tema d'uno studente di Campobasso, sospeso dalle lezioni lo scorso dicembre per aver insultato Ugo Foscolo in un tema. Una tesi ben argomentata, ammisero gli insegnanti, ma lessicalmente non condivisibi¬ le: «Foscolo, nato a Zante, era un gran coglione che si divertiva a scrivere un mucchio di stronzate sul suo diario», così iniziava l'originale.compito in classe. Il fatto fu ritenuto di eccezionale gravità, e il giovanotto troppo spiritoso fu lasciato a casa per dieci giorni, una vacanza spesa probabilmente davanti alla tv più che a meditare sui Sepolcri. Va assai peggio, tuttavia, a tre studenti in gita scolastica a Venezia. Il professore entra nella loro stanza e li sorprende intenti a passarsi uno spinello. E' l'aprile del '93. Cosa fa l'educatore? Si siede a dice: «Ragazzi, parliamone»? Decide di attendere il rientro ed informare i genitori? No: va in que¬ stura e denuncia i suoi ragazzi. I tre vengono arrestati e, al loro rilascio, naturalmente, sospesi dalla scuola. I genitori, comprensibilmente, non sono soddisfatti dell'operato del professore. Tutti sospesi a Trieste nel '92 gli allievi dell'istituto per geometri Max Fabiani, classe IV C, sorpresi da un bidello mentre assistevano, nella classe modernamente dotata di videoregistratore, durante l'ora di lezione, alla proiezione di un film a luci rosse. E l'insegnante? Era momentaneamente assente dall'aula, rilevano le cronache. Anche il senso civico, in esubero o in difetto, rischia la punizione esemplare. Nel '91 il preside del liceo scientifico Einstein di Catanzaro, dottor Giuseppe Plastino, sospende per un giorno tutti gli studenti che hanno partecipato, all'indomani dell'ennesimo sequestro di persona, a un corteo contro la mafia. Gli fa da contraltare un suo collega di Bordighera, punendo un ragazzino di terza media che si rifiuta di sfilare coi compagni e gli insegnanti al corteo del 25 aprile con la franca motivazione: «Preferisco rimanere a casa a dormire». Per il preside Giovanni Zacchia il bambino «ha insultato i valori della Resistenza». La condanna: a casa per due giorni. A dormire. [r. cri.] Una scena da «Porci con le ali» A fianco: il preside Riccardo Latella
Persone citate: Einstein, Foscolo, Giovanni Zacchia, Giuseppe Plastino, Marco Lombardo Radice, Max Fabiani, Riccardo Latella, Ugo Foscolo
Luoghi citati: Bordighera, Campobasso, Catanzaro, Torino, Trieste, Venezia
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