« Il diavolo ha preso casa in Parlamento »

« Un «catechismo» non ufficiale descrive le caratteristiche del maligno nell'era di Tangentopoli « Il diavolo ha preso casa in Parlamento » Uno studioso di Sacre Scritture: vi ha trovato adepti entusiasti I PECCATI DEL POTERE ■CITTA' DEL VATICANO L diavolo è un po' dappertutto però frequenta con maggiore assiduità i centri del potere, ovvero ministeri e Parlamenti, luoghi dove vengono esercitate al massimo grado le attività «sataniche» del circuire, rubare e modificare il corso degli eventi. L'idea di un diavolo onnipresente in questo caso non è di Giovanni Paolo II, ma viene da uno studioso di Sacre Scritture, padre Enrico Zoffoli. Nella sua ultima fatica editoriale, un volume intitolato «Catechismo della chiesa cattolica»; niente a che vedere con il ben più ponderoso «Catechismo» pubblicato oltre un anno fa dal Vaticano: questo di padre Zoffoli ricalca piuttosto lo schema domanderisposte tipico del modello di spiegazione della fede elaborato da san Pio V, il papa della Coi.troriforma. Quando parla del demonio padre Zoffoli non usa mezzi termi- ni e descrive anche i luoghi fisici dove la sua influenza è più forte. «Abitualmente il Tentatore eccita i sensi, suggestiona la fantasia, turba le passioni e dal livello sensitivo raggiunge lo spirito provocando pensieri, decisioni, comportamenti peccaminosi. A tal fine estende le sue manovre a tutti gli strati sociali, preferendo personalità particolarmente attive nei grandi centri di propaganda delle idee e del costume, a livello filosofico, religioso, politico, morale, artistico ed economico. Così la sua azione nefasta è impegnata soprattutto nei Parlamenti, nei ministeri». L'obiettivo di questa azione? Ma è semplice e perfino ovvio almeno quanto alla strategia di fondo: «Mira a travisare nozioni, falsare i dati, confondere le coscienze, inasprire gli animi, accendere ed acuire discordie, moltiplicare gli equivoci, scoraggiare gli onesti, ostacolare e ritardare il processo civile, de- molire la fede. A questa subdola ed incessante influenza egli aggiunge assalti violenti sferrati in forme singolamente strane e terrificanti» come l'ossessione e la possessione combattuta dagli esorcisti. La messa in guardia contro l'opera di Satana rappresenta una costante nell'insegnamento di Paolo VI e ancor più di Giovanni Paolo II, in decisa controtendenza rispetto a quelle impostazioni teologiche che dopo il Concilio hanno preferito tacere sull'influsso del demonio nel mondo. Negli ultimi e. ™i però autorevoli esperti :atU,rici, sostenuti dal Papa, haiino ripreso a parlare del «principe delle te¬ nebre», indicato come il vero responsabile della presenza del male nel mondo, nei rapporti tra singoli e tra le nazioni. Uno dei più famosi studiosi a livello internazionale, padre Corrado Balducci, ha sottolineato la forza sotterranea del demoniaco nei momenti cruciali e più turbolenti dell'epoca contemporanea e in uno dei suoi libri lo indica come una delle matrici delle teorie naziste e una delle chiavi per comprendere la mentalità di Hitler. La politica, per sua natura, si presta particolarmente all'opera tentatrice; lo stesso Giovanni Paolo II nel Te Deum di ringraziamento del 31 dicembre 1993 ha avuto toni apocalittici ricordando che l'ombra del Maligno si spande sul futuro. «Deve venire l'anticristo - ha detto - di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l'ultima ora». Sandro Berrettoni Montecitorio sede della Camera dei deputati Uno dei palazzi insidiati dal demonio?

Persone citate: Corrado Balducci, Enrico Zoffoli, Giovanni Paolo Ii, Hitler, Paolo Vi, Sandro Berrettoni, Zoffoli

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, San Pio