« Inchino alla bandiera ma senza riverenza»

ma senza riverenza» Ciriè, la polemica del sindaco leghista con la de « Inchino alla bandiera ma senza riverenza» «La bandiera tricolore? Non merita riverenza». Così aveva risposto due mesi or sono la maggioranza leghista di Ciriè, che con 12 voti contrari e l'astensione del sindaco aveva rifiutato di approvare un ordine del giorno della de sulla «difesa dei principi di unità e solidarietà nazionale». Ora, dopo una bacchettata del prefetto, il documento è stato approvato. La polemica sulla «fedeltà alla bandiera tricolore» era esplosa sull'intenzione della giunta ad esporre a palazzo D'Oria il «drapeau piemontese» accanto al tricolore. Un proposito avanzato dalle truppe del Carroccio all'indomani della vittoria elettorale, che non si è ancora concretizzato. In Consiglio comunale, i de hanno chiesto conto del drapeau. «Non sappiamo se lo esporremo» hanno risposto i leghisti. I de avevano così proposto un ordine del giorno in cui si ribadivano «i valori dell'unità nazionale, e l'inchino riverente al tricolore italiano», e la giunta aveva bocciato il documento. A far cambiare idea ai consiglieri del Carroccio ha pensato il prefetto Carlo Lessona: informato da una lettera dei consiglieri de Paolo Ballesio e Mauro Rubat, ha convocato il sindaco Ezio Genisio e lo ha rimproverato «per non aver impedito l'incresciosa situazione». Poi ha spedito una lettera in Comune, il cui testo è stato letto l'altra sera in Consi¬ glio comunale. Il sindaco: «Non ci eravamo resi conto che rifiutando quell'ordine del giorno, negavamo gli art. 5 e 12 della Costituzione. Ci aveva infastidito l'arroganza con cui i consiglieri d'opposizione esigevano la difesa di quei valori». Ballesio: «I nostri modi erano pacati: volevamo chiarire che Ciriè non è una repubblica a sé, ma appartiene allo Stato italiano, che va difeso ed onorato». Il documento dello scudocrociato è stato approvato. La giunta leghista riconosce ora l'unità del Paese, ma senza «riverenza»: ha chiesto ed ottenuto che venisse cancellato dal documento l'aggettivo «riverente» riferito «all'inchino al tricolore». ((Abbiamo modificato la nostra posizione dice Genisio - soltanto perché non vogliamo trasgredire la Costituzione. Le nostre idee sul federalismo rimangono invariate: oggi viviamo in un'unica Repubblica, in futuro chissà», [g. lon.] Il prefetto Carlo Lessona ha placato gli animi a Ciriè Il sindaco ha votato l'ordine del giorno de sulla fedeltà alla bandiera ma senza la «riverenza»

Persone citate: Ballesio, Carlo Lessona, Consi, D'oria, Ezio Genisio, Genisio, Mauro Rubat, Paolo Ballesio

Luoghi citati: Ciriè