Dovrà restituire gli straordinari

Un bidello ha superato il tetto Un bidello ha superato il tetto Dovrà restituire gli straordinari Colpevole di aver lavorato troppo. Euclide Tarantino bidello dell'istituto tecnico Primo Levi in pensione dal settembre 1992, deve risarcire lo Stato con un primo pagamento di 231.590 lire perché ha superato il tetto degli straordinari. Il provveditorato con inconsueta solerzia, alla vigilia della prescrizione, gli ha contestato il lavoro straordinario svolto nell'83. Le lettere sono arrivate anche a Leonardo Filippone, ora segretario dell'Avogadro, e a un aiutante tecnico pratico passato all'istituto Porro di Pinerolo. Tarantino non si rassegna: «Mi rivolgerò al difensore civico». L'atto di «costituzione in mora» firmato dal provveditore il 24 dicembre dice che Tarantino e colleghi hanno superato le 240 ore di straordinario annuali procapite, tetto massimo concesso agli statali. Tarantino: «C'era l'autorizzazione scritta del segretario e del preside. Ho fatto sempre straordinari. I soldi arrivavano con un un anno di ritardo. L'ultimo pagamento dell'arretrato l'ho ricevuto nel 1993 quando ero già in pensione». Ricorda la scuola con nostalgia: «L'edificio di corso Unione Sovietica cominciò a funzionare nell'8182 come succursale dell'Avogadro e del Baldracco. L'istituto divenne autonomo come Ottavo Itis. Fu dedicato due anni fa a Primo Levi. Da subito mi toccarono lavori di ogni genere: Euclide Taran no uomo di fatica, elettricista, idraulico. Ho dormito anche lì quando mancava il custode». Tarantino è diventato una sorta di factotum: autista, tecnico degli audiovisi, addetto al centro stampa, sempre con la qualifica di ausiliario. Il suo ultimo stipendio è stato di un milione 450 mila lire al mese. La pensione è un milione 250 mila lire al mese. Antonello Biddau attuale preside del Primo Levi: «Avevo chiesto una ispezione per dirimere alcuni interrogativi sollevati dal consiglio di istituto sulla redazione dei bilanci. Il lavoro straordinario non era in discussione: ogni anno le spese sono state approvate dalla Tesoreria. Perché nessuno ha contestato? Quelle lettere adesso gridano vergogna, anche se non fanno una grinza sul piano giuridico». Conferma che gli straordinari per qualcuno sono raddoppiati rispetto al tetto previsto. «La scuola ha 39 classi è una sorta di città che ha bisogno della collaborazione di tutti. Ma pochi sono disposti a fare straordinari. Qualcuno accetta di lavorare di più. Anche oltre il tetto personale, magari fino a 500 ore l'anno. E deve essere pagato. Comunque la spesa complessiva degli straordinari è rimasta al di sotto del budget totale d'istituto, tanto che una parte dei soldi sono tornati indietro allo Stato». Maria Valabrega Euclide Tarantino

Luoghi citati: Pinerolo