Tra Boniperti e Prisco una sfida di amarcord di Angelo Caroli

Tra Boniperti e Prisco una sfida di amarcord Tra Boniperti e Prisco una sfida di amarcord D UEMILA alle soglie del 2000. Incredibile ma vero. Il singolare primato lo conquistano, in simultanea e per prime, Juve e Inter. Domani soffiano su 2000 candeline, tante sono le partite da loro accumulate in A, torneo a girone unico. Data storica. Giampiero Boniperti si coccola l'evento con «l'orgoglio di chi ha contribuito in modo concreto a raggiungere un traguardo così prestigioso. Sono tanti i trofei da noi conquistati, a cominciare dai 22 scudetti. E io ho preso parte a un quarto di questo racconto bellissimo (444 gettoni da giocatore, ndr). Saluto l'Inter con affetto ma le auguro di restare sempre dietro a noi quanto a successi». L'avvocato Giuseppe Prisco, vicepresidente nerazzurro, sorride alla scherzosa provocazione, ma non abbocca, lui che di solito è pungente come uno spillo al curaro, e preferisce replicare con buffetti ricordando «gli ottimi rapporti che ho con la società bianconera. Non provo gelosia ma rispetto nei confronti di una squadra che, come noi, ha centrato un traguardo straordinario. E' meglio dividere il compleanno con la Juve che con il Milan. Rossoneri a parte, non ho infatti nemici. E senza voler male a nessuno, Dio me ne guardi, mi accontenterei di allungare ulteriormente il distacco dal Dia- volo. Lo scriva pure, così i cugini si arrabbiano». Due immagini affiorano dall'oceano delle memorie malinconiche e felici di Prisco: «Alla fine del torneo '34-35 la Juve vinse a Firenze 3-0 e noi perdemmo 4-2 con la Lazio, così i bianconeri si aggiudicarono il tricolore. Ero appena uscito dal cinema, avevo 12 anni, sentii un ragazzo che raccontava la nostra disfatta. Provai un dolore che non so descrivere, qui in mezzo al petto. Nel marzo del '93, ho gustato la rivincita più grossa della mia vita di tifoso che si scontra coi bianconeri: vado al Delle Alpi, ricevo un'accoglienza stupenda, l'avvocato Chiusano mi riempie di affettuosità e cortesie, lo stesso fa il dottor Umberto Agnelli. Mi dico a bassa voce: Qui c'è aria di fregatura. E invece vinciamo noi 2-0. Fantastico!». Principi del foro contro. A Giuseppe Prisco risponde un'altra toga celebre, l'avvocato Vittorio Chiusano, presidente della Juve. Non è difficile puntare il dito su bersagli centrati in modo trionfale, Chiusano lo fa però senza retorica e con toni morbidi: «E' una traguardo così affascinante da non aver bisogno di commenti. Del resto, l'obiettivo è stato raggiunto da due fra le società più prestigiose. Il film degli attimi più felici è così lungo che non è possibile stabilire una graduatoria. Ricordo le vittorie in Coppa Italia e Coppa Uefa nella stessa stagione e coincisero con il mio debutto alla presidenza bianconera. Il tempo passa, tanta polvere si è accumulata sulle immagini che riguardano la sfida Juve-Inter, provo a toglierla da un'edizione che segnò un mio successo nel campo giuridico sportivo. L'Inter giocava a Torino, ci fu un'invasione pacifica del campo, fummo dichiarati perdenti a tavolino, inoltrai reclamo, fu accolto e la sentenza fu annullata. L'Inter, per protesta, nella ripetizione schierò 11 ragazzini. Vincemmo match e scudet campionato era però già deciso,,. Angelo Caroli

Persone citate: Boniperti, Chiusano, Giampiero Boniperti, Giuseppe Prisco, Umberto Agnelli, Vittorio Chiusano

Luoghi citati: Firenze, Italia, Lazio, Torino