Vendetta da first lady di Tito Sansa

Presidente al contrattacco: lasciatemi lavorare «Avere un'amante umilia la sua carica», la gente l'applaude d Vendetta da first lady Vienna, addio al Presidente traditore VIENNA. E' tornata da gran signora a Vienna Edith Klestil, la moglie del presidente della Repubblica austriaca Thomas Klestil, che aveva abbandonato la settimana scorsa perché non sopportava che lui la tradisse con una giovane collaboratrice. Dall'esilio nella casa del figlio in Tirolo la first lady è rientrata nella capitale e giovedì sera, anziché ritirarsi in privato, ha avuto il coraggio di comparire al gran ballo dei Wiener Philharmoniker al braccio del presidente dell'orchestra. Quando è apparsa, il pubblico si è alzato tutto in piedi e l'ha applaudita a lungo. Appena tre settimane fa, al concerto di Capodanno trasmesso dalle televisioni di mezzo mondo, suo marito era seduto in prima fila in quella stessa sala, con al fianco l'amante, la quarantenne diplomatica Margot Loeffler, una gran bella donna dai capelli neri che, grazie alla protezione del Presidente, aveva fatto una carriera fulminante al palazzo presidenziale, la Hofburg, rendendosi invisa a molti. Lo scandalo della relazione del presidente Klestil (62 anni) con la giovane Margot è scoppiato soltanto quando la moglie del Capo dello Stato aveva deciso di abbandonare il marito, benché da diversi anni la relazione non fosse un segreto per nessuno. Ma Vienna, da secoli abituata alle relazioni extraconiugali dei suoi governanti, aveva sempre chiuso un occhio. «Non siamo come gli inglesi puritani - aveva detto un diplomatico in occasione dell'elezione di Klestil alla carica di Capo dello Stato -. Siamo cattolici, e perciò tolleranti verso il peccato». Negli ultimi tempi, tuttavia, l'invadenza di Margot Loeffler (così come era accaduto anni fa in Grecia con la famosa Dimitra di Papandreu, che poi lui sposò) dava fastidio a molti. Perché sovente, nei viaggi ufficiali all'estero, Klestil lasciava a casa la moglie e si portava dietro l'amante. Ora l'Austria è divisa: da una parte c'è comprensione per la «debolezza» di Klestil, che un po' penosamente ha ammesso «anche un politico è un essere umano con le sue debolezze», ma nello stesso tempo è irritata per il «modo» con cui egli ha condotto la sua relazione extraconiugale. Dall'altra parte c'è una condanna aperta per la relazione, che è assai più di un «Seitensprung» (l'avventura occasionale, che si perdona a tutti), e c'è qualcuno che suggerisce al Capo dello Stato di dimettersi. E' corsa la voce che tra i fautori delle dimissioni ci sia il ministro degli Esteri Alois Mock, ma questi non si è sbottonato e ha detto «no comment». Nell'Austria fiera del suo motto «tu felix Austria nube» (tu Austria felice, sposa) il matrimonio dei coniugi Klestil rischia di finire con una crisi di potere. Ma la prima a non volerla è proprio la signora tradita, la quale, in una intervista che viene pubblicata stamane dal quotidiano Kurier ha esplicitamente detto: «Mio marito può essere un buon Presidente e lo sarà». Ha aggiunto di «non considerare definitiva la rottura con il marito», che «è possibile una riappacificazione» ma che «diverse cose dovranno venire chiarite e per far questo ci vorrà del tempo». La frase che più è piaciuta ai cittadini austriaci è stata: «Dovevo fare questo passo (abbandonare mio marito, ndr) per rispetto verso me stessa, perché avevo la sensazione di venire esclusa dal mio ruolo di moglie del Capo dello Stato». Le domande che ora gli austriaci si pongono: si dimetterà Klestil, oppure resterà rinunciando alla sua Margot? E chi sarà al braccio del Capo dello Stato il mese prossimo quando Klestil aprirà solennemente il «ballo dei balli», quello del Teatro dell'Opera? Tito Sansa I coniugi Klestil sorridenti in una recente immagine ufficiale

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