Un sì blindato per il senatur

E Un sì blindato per il senatur In Comune, la Lega aveva venduto l'esclusiva FIORI D'ARANCIO SUL CARROCCIO E MILANO finalmente si son sposati! «Tic!», fa il gesto Umberto Bossi ai fotografi, gelati dalle tre ore d'attesa davanti a Palazzo Marino. Tiè! perché li ha fregati tutti meno uno, quello dell'AdnKronos che ha pagato l'esclusiva: «Alla Lega, non a me», precisa Bossi. E se ne va sulla Thema, il fedelissimo Pino Babbini alla guida, la neomoglie Manuela Marrone dietro. E il matrimonio leghista è fatto, Manuela è la signora Bossi dopo 12 anni di pazienza, due traslochi, i due figli Renzo e Roberto Libertà e due impegni con il «sì» rinviati «per impegni politici». Gran cerimoniere il sindaco Marco For- mentini. Testimoni il senatore Giuseppe Leoni e Silvana Bazzan, con Bossi e consorte fondatori della Lega Lombarda. Appena 32 gli invitati. Ordine del sindaco, Palazzo Marino chiuso tutto il pomeriggio. Ci penserà un comuni- cato della Lega a far sapere quasi tutto: «Il segretario federale Umberto Bossi indossava un abito classico grigio scuro con cravatta fantasia, mentre Manuela Marrone si è presentata davanti al sindaco con un tailleur Chanel bianco-azzurro sopra una camicetta di seta bianca». I cronisti annoteranno e aggiungeranno: lei con mantello azzurro bordato di pelliccia di volpe, in mano un bouquet di fiorellini bianchi. Cerimonia semplice, hanno fatto sapere dall'inviolabile Palazzo Marino. Formentini ha improvvisato un fervorino, ma dopo tre minuti si è sciolto: «Ce l'avevo messa tutta, ma la musica ha fatto traboccare il vaso». Formentini che piange commosso, mentre il Trio Arcadet suona la marcia nuziale di Mendelssohn, poi - come informa la nota della Lega - «particolarmente toccante è stato il momento in cui gli sposi hanno ascoltato abbracciati un assolo di violino». Momento che non dura troppo: «Fammelo provare un po'», dice Bossi al musicista. E allora comincia la festa, sotto con il banchetto. E sempre la nota leghista comunica che «gli invitati hanno potuto gustare: cestini con petto d'oca e ribes, tartelette con salmone marinato, petit choux con mousse di fegatini profumati alla salvia, piccole quiches ai porri, spinaci e lorraines, foglie di indivia con roquefort e noci, piccole sacher, piccoli strudel, piccoli babà al rum». Con finale griffato «torta Manuela», pan di Spagna e panna. Chi c'era? le mamme, le sorelle, i fratalli e solo i leghisti più vicini al Capo: Maroni, Speroni, Gnutti, Magri, Moret¬ ti, Rossi, Balocchi, Farassino, Bossetti, Ronchi, Babbini. Non c'era Miglio e non c'era Rocchetta. Una festa interrotta spesso dal telefonino di Maroni, impegnato nelle trattative per il «Polo della Libertà» anche durante il rinfresco. Tema proposto da Bossi: fidarsi di Berlusconi? Alle sei di sera, dopo l'ultimo brindisi con champagne Laurent-Perrier, Manuela e Umberto Bossi sono partiti «per un brevissimo viaggio di nozze. Lunedì prossimo, infatti, il Segretario Federale della Lega Nord dovrà essere di ritorno per impegni politici». Pare siano andati in Liguria, luna di miele in barca. «Auguri», li saluta il Tg3 Lombardia, [g. ce.] Un'immagine del matrimonio fra Umberto Bossi e Manuela, celebrato da Marco Formentini

Luoghi citati: Liguria, Lombardia, Milano, Spagna