Mancino si dimette Ciampi rimani di F. Grignetti

Sotto accusa per favoreggiamento dopo le ultime rivelazioni di Broccoletti Sotto accusa per favoreggiamento dopo le ultime rivelazioni di Broccoletti Mancino si dimette, Ciampi: rimani II ministro indagato per lo scandalo Sisde ROMA. Colpo di scena nello scandalo per i fondi neri del Sisde: la Procura di Roma ha iscritto anche il ministro dell'Interno nel registro degli indagati, come ha già fatto per il capo della Polizia Vincenzo Parisi, l'ex capo di gabinetto Raffaele Lauro e l'ex responsabile del Servizio segreto civile, Angelo Finocchiaro. E Nicola Mancino - sospettato come gli altri di aver depistato l'inchiesta, raccontando alla Procura di Roma una versione di comodo sulle ruberie del Sisde - ha rassegnato immediatamente le dimissioni da responsabile del Viminale: «Il solo sospetto che io abbia potuto proteggere funzionari che avrebbero distratto a proprio vantaggio pubblico denaro, rende incompatibile la mia permanenza in un ministero chiamato ad affrontare un difficile passaggio elettorale». Ma il presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi ha respinto le dimissioni e confermato la sua fiducia al ministro dell'Interno. Ciampi spiega anche perché ha confermato la fiducia al ministro dell'Interno. Due i motivi di fondo: «L'iniziativa giudiziaria adottata non configura un'imputazione» e poi «la trasmissione degli atti al Tribunale dei ministri costituisce atto dovuto per l'avvio delle indagini, anche al solo fine di consentire una completa archiviazione». La scelta del premier è stata apprezzata da Marco Pannella, che ha commentato: «Sfascisti, criminalità politica e comune, destabilizzatori e vili di ogni risma potrebbero cominciare così a ritenere che il loro gioco progressista e virtuoso non è necessariamente vincente alla prima mossa». Soddisfatto per questa decisione di Ciampi anche Martinazzoli, che polemizza con i giudici. O meglio, se la prende con un solo anonimo magistrato: ((Apprendiamo con sconcerto e preoccupazione che un magistrato della Procura di Roma contraddice quanto la stessa, sulla vicenda dei fondi del Sisde, aveva deciso e reso pubblicamente noto circa la posizione del ministro dell'Interno Mancino». F. Grignetti A PAG. 3

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