Battuto alle elezioni di giugno, Maggiorotto «soffia» la poltrona a Sapetti di G. Lon.
Battuto alle elezioni di giugno, Maggiorotto «soffia» la poltrona a Sapetti Battuto alle elezioni di giugno, Maggiorotto «soffia» la poltrona a Sapetti Eletto sindaco grazie al Tar Lemie, ritrova i voti annullati dal seggio Per soli due voti, sei mesi fa, non era riuscito a diventare sindaco. Convinto di essere stato «derubato» di quattro preferenze, ha presentato e vinto un ricorso al Tar. Mario Pio Maggiorotto, 59 anni, idraulico, è ora il nuovo primo cittadino di Lemie, in vai di Lanzo. Torna a casa il suo rivale Giovanni Sapetti, 47 anni, infermiere, capolista di «Stella Alpina», eletto il 6 giugno. «E' dalla sera dello spoglio delle schede che continuo a dire che quei voti non dovevano essere annullati», dice il neosindaco socialista, capolista della formazione civica «Innovazione». La denuncia del suo legale, l'avvocato Dal Piaz, diceva: «Scrutato¬ ri e presidente del seggio dovevano rispondere di travisamento dei fatti e abuso di potere». E il Tribunale amministrativo ha riconosciuto l'errore e ha reso valide le 4 schede annullate, chiudendo una polemica che dal 6 giugno scorso ha animato le discussioni dei sostenitori delle due opposte fazioni. «Ma tra di noi non ci sono mai stati scontri», riprende Maggiorotto, che sottolinea la lealtà di Sapetti: «Ha voluto festeggiare insieme a me al bar e mi ha incoraggiato per l'impegno che mi aspetta». Vinta la battaglia elettorale, Mario Pio Maggiorotto è infatti ora impegnato a cambiare le regole della politica che ha finora amministrato il piccolo centro montano di appena 400 anime. Dice: «Sono finiti i tempi del sindaco come "deus ex machina". Giambattista Cattelino, che ha ricoperto l'incarico per oltre 25 anni, non ha mai assegnato deleghe agli assessori; io lo farò subito. L'attuazione di un piano regolatore, di cui il paese è ancora privo, e una gestione rivolta al risparmio, sono gli altri obiettivi per cui mi batterò». E in questa battaglia è probabile che si ritrovi accanto il suo concorrente. Giovanni Sapetti è pronto a collaborare: «Ci mancherebbe altro che in un paese piccolo come il nostro ci mettessimo a farci la guerra, mentre sono in gioco progetti che possono migliorare la vita di tutti». Nessun rimorso per la sconfitta? «A livello personale no» risponde Sapetti. «Il nuovo sindaco ha avuto il coraggio di sobbarcarsi il peso di un procedimento legale e l'ha spuntata. Sono invece un po' preoccupato per il paese che ha perso quasi un anno, tra il tempo trascorso e quello che deve ancora passare prima che Maggiorotto prenda confidenza con la macchina comunale. Molti problemi restano così irrisolti contribuendo a diminuire la fiducia dei cittadini nel Comime. Tocca a lui ormai riconquistarla, io non c'entro più». [g. lon.]
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