Due scosse di terremoto paura ma nessun danno di 1. Poi.

Due scosse di terremoto paura ma nessun danno Si sono sentite nel Canavese, meno in città Due scosse di terremoto paura ma nessun danno La terra ha tremato due volte ieri mattina in provincia di Torino. Due scosse lunghe una manciata di secondi sentite nel capoluogo e nel Canavese. Nessun crollo ma tanta paura sopratutto in montagna, dove l'onda è giunta ancora con notevole forza. La prima è stata avvertita alle 7,59: quindici secondi di vibrazioni a carattere sussultorio che hanno fatto impazzire i pennini dei sismografi. L'intensità è stata valutata attorno ai 4,3 gradi della scala Richter. La seconda, quella che tecnicamente viene definita «di assestamento», è arrivata sette minuti più tardi, più attenuata: 3,8 Richter, questa volta a carattere ondulatorio. L'epicentro, secondo le valutazioni degli esperti, sarebbe stato nel Cuneese, nel sottosuolo delle valli Maira e Varaita. In provincia di Torino il terremoto è giunto solo per propagazione, dunque con intensità attenuata. Tanto che a Torino le scosse sono state avvertite soltanto dagli abitanti dei piani alti dei condomini. In Canavese, al contrario, nei paesi di montagna in valle Orco e Valchiusella. Qualche scena di panico si è verificata a Ceresole dove decine di persone si sono precipitate fuori casa. «Abbiamo sentito un boato raccontano - poi abbiamo visto i lampadari ondeggiare. Siamo corsi in strada perché temevamo dei crolli». Ancora: «Alla seconda scossa qualcuno ha pensato a una valanga, altri al cedimento improviso della diga Aem». Molta paura e nessun danno, l'allarme è durato pochissimo. Sommersi di chiamate, invece, i centralini dei vigili del fuoco e dei carabinieri. «Era gente preoccupata; qualcuno si è informato di eventuali crolli in montagna dove ha la seconda casa» spiegano al 115. Preso d'assalto anche il numero telefonico del Centro studi regionale sulle telecomunicazioni e sulla radiopropagazione di Montalenghe. Le rilevazioni fatte dalle apparecchiature del professor Giovanni Ferrerò hanno registrato un terremoto di «media intensità» dal potere distruttivo pressoché nullo. «Le scosse avvertite a Torino e nel Canavese - spiega Ferrerò - sono state la coda di quelle principali. Un fenomeno non del tutto nuovo per il Canavese. Qui, a causa della particolare conformazione del suolo, si possono avvertire anche le scosse più lievi». Il che accade con una discreta frequenza. Conclude: «Le tante montagne amplificano anche quelle onde cui la gente, in pianura, non fa nemmeno caso». [1. poi.]

Persone citate: Maira, Richter

Luoghi citati: Montalenghe, Torino