Il centrocampista, infortunatosi in Nazionale, in dubbio per domenica

Il centrocampista, infortunatosi in Nazionale, in dubbio per domenica Il centrocampista, infortunatosi in Nazionale, in dubbio per domenica Conte, altra tegola sulla Juve Samp, cessato allarme per Gullit TORINO. Alla Juventus l'emergenza non finisce mai. L'ultimo sgarbo della sfortuna alla Signora è roba di ieri. Dopo 22' di partita con la maglia della Nazionale, nello stage di Roma, si è bloccato Conte, anima e pilastro del centrocampo juventino. Una fitta al ginocchio destro l'ha obbligato a lasciare il campo. Il giocatore ha subito un calcione nella parte posteriore dell'articolazione che in breve si è gonfiata. Conte sulla strada del ritorno a Torino sembrava demoralizzato e piuttosto pessimista: «Ero in campo da sei, sette minuti, quando, dopo una botta, ho sentito un dolore improvviso mentre correvo. Mi hanno detto che non era niente di grave, che potevo continuare. Macché, il dolore non se ne è andato, ho resistito un quarto d'ora e mi sono arreso. Sono preoccupato per domenica, c'è poco tempo per recuperare». Oggi toccherà al dottor Bergamo chiarire l'entità dell'infortunio con accertamenti clinici più approfonditi di quelli svolti ieri dal dottor Ferretti, medico della Nazionale. Ieri pomeriggio Trapattoni ha parlato direttamente con Conte. «Proprio non ci voleva ha imprecato il tecnico bianconero -, siamo già ridotti ai minimi termini». Trattandosi di una botta, non ha perso tutte le speranze di recuperare il centrocampista, ma in cuor suo avrà pensato che la Nazionale non è amica della Signora. Infatti, l'incidente di Conte è l'ennesimo tributo che la Juve paga alla causa azzurra, oltre tutto proprio a pochi giorni dalla partita che può valere una stagione e in un momento in cui ci sono già assenze pesanti: Vialli, Julio Cesar e Dino Baggio sono i grandi malati di ieri e di oggi. Per i primi due i tempi di recupero saranno, com'è ormai noto, piuttosto lunghi. Baggiodue, invece, potrebbe rientrare domenica 30 con il Foggia. Buone notizie, in compenso, per altri tre incidentati illustri. Contro la Samp, che recupera Gullit dopo i timori destati da da una leggera distorsione alla caviglia, tornano in scena Fortunato e Marocchi, mentre Carrera verrà portato in panchina. La sua è una disponibilità a tempo: sta bene, ma non può reggere ancora i novanta minuti. Come se non bastasse questa lunga serie di contrattempi, anche Notari ieri ha dato forfait per un attacco influenzale. Curato e rispedito a casa, almeno lui non dovrebbe preoccupare. Quindi fiato alle trombe, avanti con Galia. Il bravo soldatino che i tifosi si ostinano a rifiutare si conferma come il giocatore per tutte le occasioni. Anche domenica Trapattoni ne ha esaltato l'abnegazione: «Invece che fischiarlo, la gente do¬ vrebbe fargli un monumento. Uno come Galia vale oro». Intanto giungono i primi messaggi sulle onde di Radio Mercato. Tra i possibili partenti si parla anche di Moeller. Piace ai tedeschi, fa gola al Barcellona. Ipotesi da valutare attentamente e che comunque non turbano i sonni del giocatore. Solo una battuta: «Si parla di cambiamenti in atto, lo non so nulla, nè mi interessa nulla. Cambio anch'io? Sì la casa». Fabio Vergnano Conte è al terzo anno con la Juve

Luoghi citati: Barcellona, Bergamo, Roma, Torino