Il raduno della Na2ionale a Roma si conclude con le lodi del et al bomber di Marco Ansaldo

Il raduno della Na2ionale a Roma si conclude con le lodi del et al bomber Il raduno della Na2ionale a Roma si conclude con le lodi del et al bomber Silenzi, l'America non è un sogno «Ha dimostrato grinta e attitudini per questa squadra» Buona intesa con Baggio, soffierà il posto a Casiraghi? ROMA DAL NOSTRO INVIATO Un'amichevole contro i ragazzini della Lazio, che hanno molti maestri di provenienza torinista (Caso, Dossena, Beruatto e Copparoni), ha squarciato l'ultimo velo sulla compatibilità di Silenzi con la Nazionale al sangiovese. Sacchi non ha voluto parlare di promozione. Memore dei suoi trascorsi di studente, che racconta spesso con toni apocalittici, quella parola deve incutergli una certa soggezione. Tuttavia la sostanza è questa, Silenzi fa ormai parte del gruppo che andrà ai Mondiali ed è possibile che soffi il posto di titolare a Casiraghi. A favore dell'ex juventino c'è una più lunga consuetudine agli schemi sacchiani e alla convivenza con Baggio. Però il granata può mettere sul proprio piatto della bilancia i gol che segna in campionato e il fatto di giocare assai più di quanto non faccia Casiraghi nella Lazio. Una bella lotta, forse l'ultimo punto oscuro della formazione base con cui l'Italia si presenterà il 18 maggio all'esordio a New York contro l'Eire. Ieri nell'amichevole contro i laziali, difesi in porta da Peruzzi, Silenzi ha segnato tre gol degli otto (a zero) con cui l'Italia ha vinto la partita: gli altri sono venuti da Donadoni, il primo, più due di Eranio e di Cappioli, all'esordio azzurro come pure Torricelli, schierato al fianco di Baresi nel secondo tempo. «Silenzi ha dimostrato di avere grinta, disponibilità e attitudine a giocare in questa squadra ha poi commentato Sacchi -. Si è mosso spesso nei tempi giusti e ha dimostrato che si può lavorare su di lui. Rispetto all'altra volta è progredito: allora rientrava troppo spesso, oggi ha dato più profondità all'azione ed è un fatto importante, avendo Baggio al suo fianco». Già, Baggio. Il Divin Codino ha avuto aperture illuminanti, che hanno favorito i primi quattro gol, e si è concesso qualche giocata sotto ritmo, che la difesa dei lazialini ha saputo controllare. Ma nell'insieme si è vi¬ sto come sia lui a dettare i tempi d'attacco dell'Italia. Una volta perfezionata, la sua intesa con Silenzi potrebbe diventare dirompente: il granata non ha grandissime doti tecniche però ci mette la potenza e la qualità del gioco aereo. «Inoltre può diventare utile nel pressing, quando prenderà coscienza della propria forza - ha aggiunto Sacchi -. E' uno che se ti viene addosso può farti male». E gli altri? Poche novità per l'elenco azzurro. Forse Cappioli, che nel giudizio del et «era un po' teso all'inizio, poi ha meritato di essere rivisto». Lo convocherà nel gruppo per l'amichevole con la Francia, a metà febbraio. In quell'occasione non ci sarà più Torricelli, la cui presenza in questo ritiro si spiega con la brama sacchiana di scovare volti nuovi da proporre alla Nazionale del futuro. «Torricelli - ha commentato l'Arrigo è stato il più penalizzato perché era quello con minore confidenza con i compagni della difesa. Lo seguiremo ancora con interesse, ma al momento non lo potrei proporre in squadra». Rimangono Bianchi («in grande progresso, ora può soltanto migliorare psicologicamente e può farcela perché è molto intelligente»), Minotti e Peruzzi. Il libero del Parma non convince totalmente il et. Eppure quello del ricambio di Baresi e Costacurta è un problema da risolvere, per non costringere Maldini a spostarsi al centro in caso di necessità. Quanto a Peruzzi, che ha compiuto una parata strepitosa su un tiro al volo di Baggio, alternando qualche incertezza, ci pare che Sacchi non si affanni troppo a cercare il terzo portiere. «Chiunque verrà, dovrà rassegnarsi a lavorare con pochissime possibilità di giocare», ha spiegato. Insomma Peruzzi o un altro ha poca importanza. L'unica cosa che l'Arrigo pretende è che il prescelto stia buono, non crei problemi e sia in armonia con la squadra. E magari che sappia raccontare le barzellette. Marco Ansaldo Silenzi si è confermato goleador anche in azzurro segnando tre reti