Sri Lanka le Tigri tornano a ruggire

Nuovo attentato dei separatisti (dopo due mesi di tregua) all'approssimarsi delle elezioni Nuovo attentato dei separatisti (dopo due mesi di tregua) all'approssimarsi delle elezioni Sri Lanka, le Tigri tornano a ruggire Bomba sull'autobus, 40 morti COLOMBO. Con l'approssimarsi delle elezioni nella provincia orientale dello Sri Lanka, da tenersi in primavera, è riesplosa la violenza nel Paese asiatico dilaniato da un'annosa guerra civile. Una bomba scoppiata su un autobus nel Nord dell'isola ha causato ieri quaranta morti e decine di feriti. Le autorità attribuiscono l'attentato alle Tigri per la liberazione della patria tamil, il gruppo separatista che si batte da oltre dieci anni per creare uno Stato indipendente nel Nord dello Sri Lanka. L'esplosione, causata da un ordigno telecomandato, è avvenuta su un autobus che viaggiava dalla città di Pulmoddai a quella di Anuradhapura: i passeggeri erano quasi tutti dell'etnia maggioritaria cingalese. Il governo di Colombo ha indetto per la primavera le elezioni del Parlamento della provincia orientale che, secondo i separatisti, fa parte della «patria tamil»: le autorità temono che l'attentato segni l'apertura della «campagna elettorale» delle Tigri, che ha invitato gli elettori ad astenersi e ha minacciato di morte chi parteciperà alla consultazione. La più clamorosa impresa dalle Tigri, un gruppo forte di 20 mila combattenti, è stata compiuta l'il novembre scorso, quando con un attacco a sorpresa uccisero 700 militari nella base di Pooneryn, nella penisola di Jaffna che da allora controllano saldamente. Ai separatisti tamil dello Sri Lanka sono stati attribuiti l'assassinio del leader indiano Rajiv Gandhi (nel 1991) e del presidente dello Sri Lanka Ranasinghc Premadasa, il primo maggio scorso. [Ansai Tutte cingalesi le vittime I tamil ammoniscono «Chi va a votare muore»

Persone citate: Premadasa, Rajiv Gandhi