Rio, un Di Pietro per i bimbi
Rio, un Di Pietro per i bimbi Rio, un Di Pietro per i bimbi La Procura a sindaco e governatore «Occupatevene o vi denunceremo» SAN PAOLO. Lo stato di abbandono dei bambini di strada e delle favelas di Rio de Janeiro è tale che il Procuratore Generale della Repubblica brasiliana e quello della città minacciano azioni legali contro i governanti e le autorità se non verranno preso misure urgenti entro 30 giorni. L'avvertimento, senza precedenti, si basa su uno studio della «Fondazione Gctulio Vargas», uno dui più rispettati istituti di ricerca sociale brasiliani, e dell'Unicef. E' stato consegnato ieri al presidente brasiliano Itamar Franco, ai governatore dello Stato di Rio, Lionel Brizola, e al sindaco carioca, Cesar Maia. Lo studio rivela che la violenza sempre più diffusa nella città è il risultato della situazione di totale assenteismo e indifferenza dei governanti eletti nei riguardi dei minorenni degli strati più poveri della società e della mancata applicazione dei doveri più basilari da parte delle istituzioni pubbliche. La denuncia della Procura cita l'esempio del sindaco di Duque de Caxias, un sobborgo di Rio. Questi, Moacir do Carmo, di fronte all'intimazione di un magistrato di iscrivere nelle scuole pubbliche anche i bambini abbandonati, avrebbe risposto in forma ufficiale: «Abbiamo altre priorità». Sono 60 mila i ragazzi di Caxias che da due anni stanno aspettando un posto a scuola per cominciare a studiare. Nella città di Rio de Janeiro, ci sono 22 mila posti negli asili nido per 533 mila bambini sotto i quattro anni, e 240 mila posti a scuola per quasi un milione e mezzo di ragazzi sotto i sedici anni. Il 25 per cento dei ragazzi che vengono fermati dalla polizia è completamente analfabeta. lAnsal
Persone citate: Carmo, Cesar Maia, Di Pietro, Duque, Itamar Franco, Lionel Brizola
Luoghi citati: San Paolo
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