A San Paolo un italiano assassinato per un'auto
A San Paolo un italiano assassinato per un'auto Non la consegna ai rapinatori: 4 colpi a bruciapelo A San Paolo un italiano assassinato per un'auto SAN PAOLO. Un ingegnere di Belluno, Giorgio Kunovich, di 37 anni, ha pagato ieri con la vita l'imprudenza di andare con una vettura nuova di zecca in un quartiere della periferia di San Paolo del Brasile. Quattro rapinatori gli hanno chiesto di consegnare la macchina. Lui non ha capito e ha dato loro dei soldi. Per tutta risposta gli hanno sparato quattro colpi di rivoltella alla gola e al torace. Kunovich lavorava a San Paolo da meno di tre anni come direttore finanziario di una ditta di progetti paesaggistici. Viveva in un «condominio fechado», i villaggi-bunker di villette circondati da filo spinato e dispositivi anti-criminc che sorgono sulle colline a Nord della megalopoli brasiliana. Ieri mattina era uscito di casa assieme alla sua compagna brasiliana, Maria Cristina de Brito, di 26 anni, per lasciarla dalla madre nel quartiere popolare della Casa Verde. Quando si è fermato sotto casa, ha suonato il clakson e il figlio di quattro anni della sua compagna è arrivato di corsa per abbracciare la madre. Ma a quel punto sono entrati in scena i quattro rapinatori. Uno ha bloccato il bambino e ha fatto scendere di forza la donna dall'auto. Un altro, con il revolver in mano, ha chiesto a Kunovich di dargli la macchina. Il rapinatore, molto giovane, probabilmente poco più che ventenne, era tesissimo e forse si è espresso in uno portoghese stretto poco comprensibile. Così l'ingegnere bellunese non ha capito ed ha offerto tuito il danaro che aveva nel portafoglio: colpito a sangue freddo, è morto durante il trasporto in ospedale. lAnsal
Persone citate: Brito, Giorgio Kunovich, Maria Cristina
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