L'ultimatum di Berlusconi

L'ultimatum di Berlusconi L'ultimatum di Berlusconi «Ppi e Segni unitevi ai moderati altrimenti scenderò in campo io» ARCORE. «Domenica sarà il mio ultimo giorno di stallo. Se anche Segni e Martinazzoli entreranno nel cartello dei moderati, bene: io starò fuori. Se uno o l'altro decideranno di correre per conto proprio, scioglierò le mie ultime riserve e da lunedì entrerò in gioco. Non c'è più tempo». Silvio Berlusconi, dalla sua villa di Arcore, lancia un ultimatum a popolari e pattisti: per battere le sinistre, dice, serve almeno il 40 per cento dei voti: se Mino e Mariotto aderiscono all'alleanza dei moderati ce la possono fare, altrimenti sono spacciati. E allora entrerebbe in campo lui: «I miei ultimi sondaggi ci danno il 16,7 per cento - spiega - . Ma c'è un numero più importante: il 25 per cento del nostro campione si dichiara disponibile, a tre condizioni: che io scenda in campo, che sia chiara l'alleanza, che sia efficace il programma». Un programma ancora tutto da definire: «Ma è chiaro che il primo problema è l'occupazione. Le prime cose da fare per dare una scossa al Paese? Rilanciare il settore automobilistico, rilanciare l'edilizia, detassare l'occupazione giovanile, ripristinare le agevolazioni per gli investimenti al Sud... Qualche indicazione anche sui possibili candidati di Forza Italia: «Niente star dello spettacolo o campioni dello sport. Solo professionisti, meglio se i numeri uno nei loro settori». Pino Corrias A PAGINA 3

Persone citate: Berlusconi, Martinazzoli, Pino Corrias, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Arcore