A Rivarolo maxi-centro commerciale di 1. Poi.
No dell'Ascolti No dell'Ascolti A Rivarolo maxi-centro commerciale Commercianti del Canavese sul piede di guerra. Contestano l'ipotesi di costruire un nuovo supermercato da 12 mila metri quadri, nell'area dove oggi sorge lo stabilimento Salp, a Rivarolo. «Se davvero sarà realizzato questo intervento, nell'arco di un paio di anni, in Alto Canavese oltre 250 negozi saranno costretti a chiudere» dicono gli operatori commerciali di 43 Comuni della zona. Ad essere colpiti, secondo uno studio commissionato dall'Ascom di Rivarolo ad una società torinese, sarebbero i centri con meno di mille abitanti. Ercole Vezzetti, presidente dell'Associazione commercianti di Rivarolo spiega il perché: «Il bacino d'utenza è molto limitato. Con i prezzi concorrenziali che un megamarket può offrire, i negozi di paese vedrebbero dimezzati i loro affari e alcuni sarebbero costretti ad abbassare la serranda. Un danno enorme, non solo per la nostra categoria ma per l'intera comunità». Lo studio ha ipotizzato per il nuovo centro commerciale di Rivarolo un ricavo annuo di oltre 120 miliardi. Cifra che corrisponderebbe al 20% dell'incasso che oggi registrano i 1298 negozi e supermercati dell'Alto Canavese. «C'è ancora un'aspetto da considerale - aggiunge Ercole Vezzetti -. A Rivarolo sta già sorgendo un altro centro, il 'San Francesco', destinato ad assorbire una parte della nostra clientela». Ma del «San Francesco» nessuno si preoccupa: «L'intervento era già stato valutato. Non avrebbe provocato danni partivolarmente gravi». Quello sull'area Salp invece preoccupa, eccome. «Si potrebbe dicono gli esercenti - pensare ad una variante globale al piano regolatore, che limiti questo intervento e tenga presenti le nostre esigenze». Una proposta che, domani, sarà discussa in un'assemblea pubblica, a Rivarolo, alla Sala Lux dai commercianti dei 43 Comuni in guerra contro il centro Salp. [1. poi.]
Persone citate: Ercole Vezzetti
Luoghi citati: Rivarolo
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