Sulla fiat Ciampi va avanti
Domani vedrà sindaci e presidenti delle Regioni interessate Domani vedrà sindaci e presidenti delle Regioni interessate Sulla Rat Ciampi va avanti Oggi Arese scende in piazza TORINO. «Il governo si sta impegnando, con Ciampi in prima persona, per favorire la ripresa del dialogo tra sindacati e Fiat». Gianfranco Borghini, presidente della task force per l'occupazione conferma l'impegno di Palazzo Chigi sulla vertenza Fiat e aggiunge: «La ripresa della trattativa è obbligatoria. Non si può immaginare una situazione nella quale non si arriva ad un accordo». E che Ciampi non abbia abbandonato le speranze di trovare una soluzione al caso Fiat lo dimostra anche il fatto che domani incontrerà i sindaci di Milano, Napoli e Torino e i presidenti delle Regioni Lombardia, Campania e Piemonte, le tre aree interessate dal piano industriale della Fiat. Mentre Palazzo Chigi cerca di trovare soluzioni, la protesta degli operai continua. Ieri hanno manifestato i dipendenti della Sevel Campania, bloccando per due ore l'autostrada Napoli-Bari contro la chiusura dell'azienda che dovrebbe avvenire a fine marzo; anche a Mirafiori c'è stato un corteo. Oggi sfileranno a Milano i metalmeccanici dell'Alfa e di altre aziende. Sul fronte sindacale, intanto, l'interessamento del governo provoca reazioni diverse e qualche incirnatura. «Ciampi ha telefonato anche a me, ma le telefonate non bastano - sostiene il segretario generale della Cisl Sergio D'Antoni il governo deve farsi avanti con decisione, e prendere in mano la vertenza Fiat». Per il segretario generale della Uil Pietro Larizza, se le telefonate fatte l'altroieri da Ciampi aU'amministratore delegato della Fiat Cesare Romiti e al segretario della Cgil Bruno Trentin, «non sono semplice propaganda», ben venga una soluzione alla trattativa. Anzi, con un pizzico di ironia Larizza «con spirito unitario» si dichiara pronto a «delegare a Ciampi, Romiti, e Trentin la ricerca dell'accordo capace di risolvere i problemi del lavoro e dell'azienda». Polemica aperta, invece, tra la Fim-Cisl e Trentin. Il segretario generale della Cgil, in un'intervista a la Stampa, ha ieri «riaperto» alla trattativa con la Fiat, anche se a condizioni precise, ed ha chiesto un maggiore impegno del governo. Dichiarazioni che non sono piaciute a Pierpaolo Baretta, segretario della Firn, per il quale il «tardivo attivismo» di Trentin non consente di modificare la posizione del sindacato. Pronta la replica di Trentin: «Posso perdonargli le facezie che egli oppone al mio "attivismo un po' tardivo", immaginando che egli si sia dimenticato delle posizioni da me pubblicamente sostenute nel corso della vertenza e da lui reiteratamente osteggiate». [f. man.] Carlo Azeglio Ciampi. Accanto una manifestazione degli scorsi giorni
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